E’ questa solo una delle dichiarazioni di Salvini ospite della trasmissione “Ma cos’è quest’estate” su Radio 24
“Molti i piccoli reati non li denunciano più sapendo che in nove casi su dieci non si becca il responsabile si evita la denuncia. Quindi non sempre il numero dei reati corrisponde al numero delle violenze effettivamente perpetrate”. Così il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha commentato i recenti dati del Viminale secondo cui i reati in Italia sono in diminuzione, ma aumenta la percezione di insicurezza della pena. Salvini prosegue: “Manca totalmente la certezza della pena, quindi ormai andare in galera per uno dei ‘piccoli reati’ è ormai in Italia quasi impossibile. In alcuni paesi europei, in alcuni paesi del mondo, il detenuto è tenuto a lavorare per ripagare la collettività dell’enorme costo, in Italia supera i 200 euro al giorno cada detenuto, quindi una forma di lavoro obbligatorio e risarcitorio per la collettività, per coloro che per qualche mese o per qualche anno stanno nelle patrie galere, secondo me sarebbe cosa buona e giusta”.
“L’Italia è il bengodi dei delinquenti stranieri. Spesso e volentieri ci sono i ‘migranti del crimine’. Dalla Romania, dal Marocco, dall’Est Europa vengono in Italia a rubare, a spacciare, a rapinare, a fare furti, sui camion, perché sanno che difficilmente li beccano e se poi ti beccanodifficilmente finisci in galera. Bisognerebbe far tornare ad avere un po’ di paura ai criminali. Sapendo che se finisci in carcere non finisci in un hotel a tre stelle dove puoi sceglierti il menu a seconda della tua simpatia, ma devi lavorare per ripagare la collettività del danno che hai fatto. Domandatevi il perché da molti paesi stranieri le polizie locali, io ne ho conosciuti di funzionari di polizia sia nord africani che est europei, ci dicono: ‘La colpa è vostra. Siete voi che attirate come calamite il peggio della nostra gente perché da voi si sentono sicuri di poter fare e disfare quello che vogliono’. E a me dà fastidio essere lo zimbello, andare in Marocco e sentirmi dire che i marocchini in Marocco non sgarrano di un millimetro mentre da voi fanno quello che vogliono e idem in Romania”.