L’asino può camuffarsi da leone, ma se apre bocca sono ragli quelli che ne escono.
Renzi che sulla “riforma” costituzionale non ha saputo dire altro che se il referendum lo boccia, lui se ne va (e poi se ne è pentito, perché un coro di “vattene” si è subito levato, appena si è cominciato ad avvertire un mutamento di vento e le sue sorti sembrano andare in declino) si sta prendendo del somaro da tutte le parti.
E’ dell’altro giorno il suo professore De Siervo che lo ha sbeffeggiato e che ha fatto anche lui a fette la “pseudo riforma”.
E’ andato in televisione (dove, anzi, ha messo su casa) dove ha provato a dibattere della pseudo riforma nientemeno che con il guru, Eugenio Scalfari.
Una trasmissione organizzata su misura per l’immagine che di sé e della riforma costituzionale vuole dare l’ex Boy-Scout. Lui giovane, con il naso per l’insù. Scalfari novantatreenne, con la barba e la voce da vegliardo: il nuovo e il vecchio.
Con tutto ciò se la è cavata male ed ha finito per dire la cazzata del secolo, il raglio del somaro.
Scalfari che pure è sempre stato un po’ del “Partito della Nazione”, magari nella forma del partito di Repubblica, non gli ha saputo dire che le riforme introducono pezzi rotti e sgangherati nel meccanismo dello Stato, norme costituzionali “in bianco” etc. Ma gli ha contestato che il nuovo assetto “manca di contrappesi e di salvaguardie”.
Il che è vero, ma c’è poco da cercare contrappesi e salvaguardie per un motore che non funziona. Il risultato è che una Costituzione “inagibile” è destinata ad essere messa da parte, se ne fa a meno e chi arraffa il potere la gestisce come vuole.
Ma di fronte alla accusa implicita di autoritarismo nelle parole di Scalfari, Renzi se ne è uscito affermando che lui è pronto a proporre una norma “che limita a due mandati” la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
E’ il raglio del somaro!
Renzi ha una tale confusione di idee proprio in ordine all’assetto costituzionale della Repubblica, che non sa che non esiste un mandato del Presidente del Consiglio a termine, come per il Presidente della Repubblica o, al di là dell’Atlantico, per il Presidente degli Stati Uniti e “offre”, in cambio dei contrappesi di cui gli ha parlato Scalfari, un “limite a due mandati” che in Italia non ha senso. Qui il residente del Consiglio dei Ministri resta in carica finché ha la fiducia della Camere (o della Camera dei Deputati secondo la cosiddetta riforma). Per introdurre il “limite a due mandati” occorrerebbe disfare tutto il sistema ed adottare una nuova Costituzione!!
Asino, come sostiene il suo ex Professore De Siervo. Oppure imbroglioncello, che butta là le frasi tanto per dar forza (!!??) al discorso disinvoltamente affermando il falso. Oppure tutte e due le cose assieme.
E noi dovremmo dar credito a questo asino-imbroglione quando afferma che se vince il No l’Italia sarà per chi sa quanto tempo ingovernabile?
L’Asino-Imbroglione vuol dire che fino ad oggi l’Italia non è stata governata perché non era stata fatta la sua riforma?
Certo gli Asini non “governano” un Paese quale che sia la Costituzione riformata o meno. Ed anche i bugiardi, al più, fanno finta di governare.
Mauro Mellini