Proteste e manifestazioni a Roma a Piazza Montecitorio e nelle principali citta’
Terminano le risorse e ripartono i Licenziamenti per gli addetti ex-lsu e storici negli appalti di pulizia e decoro nelle scuole.
Oggi a meno di due mesi alla scadenza del c.d. progetto “scuole belle” e dei relativi finanziamenti si riprofila la drammatica situazione di perdita verticale di reddito (dagli attuali già miseri 800 euro a nemmeno 300 mensili) e occupazione degli addetti, tant’è che sono state riaperte le procedure di licenziamento collettivo per i 18.000 addetti. Il Governo con l’attivazione delle gare Consip e l’avvio del progetto governativo “scuole belle” non ha risolto il problema occupazionale dei lavoratori in servizio nelle scuole ora nuovamente a rischio licenziamento, non ha fatto risparmiare soldi alla pubblica amministrazione, ne migliorato la qualità dei servizi nelle scuole, ha solo peggiorato le condizioni lavorative di tutti gli addetti ai servizi. Soluzioni come la mera proroga del progetto scuole belle/gara consip non sono utili alla collettività né i Lavoratori già part-time possono accettare o accontentarsi di ulteriori riduzione orarie e salariali o ammortizzatori sociali a termine come cassa e contratti di solidarietà che non risolvono e sono a perdere comunque per i lavoratori.
L’11 i lavoratori in sciopero e in piazza chiederanno tavoli e provvedimenti urgenti e che siano volti a ottenere la vera efficienza dei servizi e la stabilizzazione del personale ex-lsu scuola, ex quattro consorzi e storici, oggi impegnato in ditte appaltatrici e a rischio licenziamento/o povertà . Ad oggi non ci sono ulteriori finanziamenti ma la proroga degli stanziamenti, degli appalti e delle esternalizzazioni, anche laddove fosse accordata–cosa assolutamente non scontata – non garantirebbe di fatto solo il mantenimento del fatturato e utili per le società appaltatrici, più che tutelare gli effettivi livelli occupazionali e salariali nonche’ di qualità del servizio che rimarrebbero come sono continuamente a rischio.
Per l’USB l’occupazione va garantita, le risorse utili stanziate ma il sistema degli appalti costa di più alla collettività e rende meno in termini di servizio. Un sistema emergenzialista e sopracosto che deve essere vieppiù rivisto se si considera quanto emerso dall’indagine dell’Antitrust che ha accertato l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza che ha condizionato l’esito della gara pubblica bandita da Consip, la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione, per i servizi di pulizia il oltre 4000 scuole miur, appalto di rilievo comunitario suddiviso in 13 lotti del valore totale di circa 1,63 miliardi di euro e che si è andato allagando anche alle piccole manutenzioni con il progetto scuole belle. Lo sciopero e le proteste sono indette per chiedere soluzioni idonee a un’effettiva salvaguardia occupazionale e reddituale degli addetti nonché di una vera qualità e economicità dei servizi di pulizia e manutenzione nelle scuole anche attraverso provvedimenti che permettano la reinternalizzazione del servizio con il contestuale assorbimento degli addetti ex-lsu e storici negli organici del personale ATA, sui posti già accantonati in organico, e così risparmiare e dare definitiva e reale stabilizzazione a questo personale che da oltre 20 anni opera ininterrottamente nelle scuole con mansioni analoghe. USB e i lavoratori l’11 nelle piazze e Montecitorio a Roma chiederanno con forza questo e che questo sia il primo punto all’ordine del giorno dei prossimi tavoli.
Per dare risalto alla vertenza l’11 si terranno i seguenti presidi iniziative:
appuntamento ALLE ORE 10,30 PRESIDIO IN PIAZZA MONTECITORIO – ROMA per Campania Lazio e centr’Italia.
Per la Sicilia: presidio ore 11 piazza Indipendenza sede presidenza regione sicilia per i lavoratori di AG-PA-CL-TP-ME e province
Per la Puglia: BARI-Presidio in piazza Prefettura consegna lettera al Prefetto e al Sindaco di Bari;
LECCE-Presidio dinanzi sede Prefettura
Per la Calabria appuntamento DAVANTI ALLA PREFETTURA DI COSENZA (Piazza XI Settembre) CON INIZIO dalle ore 10,00 alle ore 16,00.
Per la Basilicata: Ore 10,30 presidio in via Verrastro palazzo della giunta regionale Basilicata.
Per la Sardegna: appuntamento a Viale regina Margherita Cagliari fronte MIUR presidio ore 10
Per il Piemonte: a Torino presidio davanti la sede della RAI in via Verdi 14 dalle ore 10.00