Militanti del gruppo terrorista TTP, Tehrik-e Taliban Pakistan, il Movimento Talebano del Pakistan hanno ferocemente attaccato una scuola di Peshawar, nel nordovest del paese, capitale della provincia Khyber-Pakhtunkhawa.
La chiamano “vendetta”: 130 morti, tra i quali 82 bambini. Ma i talebani detengono ancora degli ostaggi.
L’istituto, frequentato da molti figli di militari, accoglie 1500 studenti, dalle elementari al liceo.
Un doppio target per i Talebani: colpire figli di militari ma anche un bastione dell’educazione.
Le forze armate pachistane hanno preso il controllo di tre edifici ma i combattimenti sono ancora in corso. Sembra che la scuola si stata attaccata da almeno sei kamikaze pesantemente armati. Il sanguinario attacco è stato chiaramente rivendicato dal TTP come “vendetta contro le operazioni militari in Waziristan”.
Il Primo Ministro pachistano Nawaz Sharif ha annunciato che il Pakistan “continuerà la battaglia per sradicare definitivamente gli insorti”.
La comunità intera condanna il brutale attacco. Anche il partito d’opposizione ha annullato una manifestazione di protesta prevista tra due giorni davanti alla ferocia dell’attentato che tocca così tanti bambini.
Dal 2009, i talebani del TTP hanno preso quartiere nel Nord del Waziristan, luogo di predilezione del gruppo regionale legato ad Al-Qaeda. Una zona dove si trovano anche i militanti della rete Haqqani, gruppo Gul Bahadar. Nella primavera 2014, le forze armate pachistani hanno colpito pesantemente quando è stato chiaro che il TTP continuava ad organizzare degli assalti terroristici a Peshawar o Karachi. Da allora alcuni membri del TTP si sono rifugiati dall’altra parte della frontiera, in Afganistan.
Luisa Pace