In un momento di grave crisi economica e occupazionale, vedersi assegnati 5 milioni di euro da destinare ai giovani disoccupati siciliani, è un “sogno ad occhi aperti”. Il documento sottoscritto a Roma tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione siciliana, è pronto per il “decollo”nella pista occupazionale. Immediatamente l’assessorato “elabora”Il progetto che punta fortemente sulla creatività, sulla creazione di imprese artigianali. Bellissimo:“Si chiama Creazione Giovani”. Bellissime anche le frasi di presentazione del progetto da parte dell’allora assessore Bonafede: “Vogliamo riconoscere il giusto spazio al talento, al merito e alle capacità delle giovani generazioni per fare dei giovani siciliani il principale elemento di trasformazione dei propri contesti locali”. Ed ancora: “Attraverso questo progetto, la Regione Siciliana intende sostenere concretamente il tessuto giovanile della regione” al fine di implementare e rinforzare le opportunità d’impresa e di inserimento nel mondo lavorativo e di rendere i giovani protagonisti del cambiamento della propria vita personale e del contesto socio-culturale della regione in cui vivono”Provate ad immaginare l’entusiasmo dei ragazzi siciliani, arsi di lavoro ma ricchi di inventiva. Nulla ferma i giovani siciliani, ”assetati”di lavoro, nemmeno il fatto che la documentazione per partecipare al bando, doveva essere consegnata a mano presso l’assessorato competente. Pazienza se improvvisamente negli uffici della Regione Sicilia è scomparsa la tecnologia (posta certificata) non importa, basta consegnare il “plico” brevi manu. Ci sono riusciti in 2200, provenienti da ogni parte dell’isola. ”All’s wel that ends well” Tutto è bene quel che finisce bene, recitava il finale di una commedia Shakespeariana. Dopo circa sei mesi, di “controllo capillare ed accurato”(diconsi sei mesi) l’assessorato pubblica una graduatoria, praticamente una lista di chi aveva presentato la domanda. Della graduatoria definitiva, cioè quella che proclama i “vincitori”nessuna traccia. Ma il dramma non finisce. Nel frattempo cambia l’assessore per la Famiglia e le politiche sociali, al posto della Buonafede arriva Giuseppe Bruno, il quale fa la prima ammissione: “La commissione è stata nominata a gennaio, entro Agosto sarà diffusa la graduatoria sulla prima (diconsi prima) linea d’intervento. (dall’annuncio del bando sono passati circa due anni). Calogero mi guarda sorridendo: “Speriamo che il tutto si definisca prima di Natale, a Gennaio compio 37 anni. Va via accennando una canzone di Guccini: “E un’altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo o forse per sentirmi meno solo, o forse perché è notte e vivo strani fantasmi (…. . )” Aldo Mucci