Una forte esplosione ha scosso il centro di Beirut questa mattina. Il bilancio provvisorio dell’attentato per il quale è stata utilizzata un’autobomba, è di 5 morti e 50 feriti. Obiettivo degli attentatori Mohammad Chatah, ex ministro delle Finanze del governo libanese di Saad Hariri.
Chatah, che si stava recando ad una riunione della coalizione “14-Marzo” ostile al regime di Bashar al-Assad, è rimasto ucciso dall’esplosione. L’ex ministro, che era un conosciutissimo sostenitore delle forze ribelli siriane che appoggiava apertamente anche sul suo blog, un’ora prima dell’attentato, su Twitter, aveva accusato Hezbollah di spingere per aver attribuiti in materia di politica estera e di sicurezza poteri analoghi a quelli esercitati dalla Siria in Libano da 15 anni.
A condannare l’attentato, per il quale Saad Hariri ha accusato Hezbollah, oltre al presidente francese François Hollande, gli ambasciatori di Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna.