Babbo Natale “al contrario” la sera della vigilia di Natale nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Cuneo. Infatti, chi si è intrufolato di nascosto nei locali della parrocchia, anziché dispensare doni è entrato con il sacco vuoto ed è uscito dopo averlo riempito con panettoni, bottiglie di spumante e regali lasciati dai fedeli per essere distribuiti ai meno fortunati Rubate inoltre le monete delle offerte e ad altro denaro trovato nella cassaforte, scassinata con esperienza. La scorreria dei malviventi è poi proseguita in provincia: infatti, gli stessi sono stati dapprima notati a Rossana durante un tentativo (fallito) di svaligiare un’abitazione, quindi si sono portati a Verzuolo ove, appostati nelle vicinanze di un obiettivo considerato promettente, sono stati individuati e arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo.
Così un 35enne e il nipote 24enne, nomadi Sinti da Villafranca e Carmagnola già gravati da innumerevoli precedenti penali, hanno passato la notte di Natale in carcere, in attesa di una condanna che, ci si augura, tenga conto della particolare odiosità del delitto commesso. Sull’autovettura dei criminali, un’Alfa Romeo 159 scura con targa falsa, sono stati trovati – oltre alla refurtiva restituita agli aventi diritto – numerosi attrezzi atti allo scasso, inclusa una pesante mazza e due flessibili con disco diamantato, due radioline ricetrasmittenti, uno scanner sintonizzato sulle frequenze dell’Arma dei Carabinieri e uno speciale dispositivo elettronico capace di impedire la trasmissione di segnali radiofonici e telefonici, spesso adoperato per disturbare i sistemi di allarme delle abitazioni.