
Nella mattinata, i Carabinieri del NAS di Roma – a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica – hanno posto agli arresti domiciliari un medico dirigente di un ospedale di Roma ed eseguito perquisizione a carico di altri medici. Il dirigente, che ricopre anche un ruolo direttivo in una Scuola di Specializzazione Universitaria è ritenuto responsabile dei reati di concussione, falsificazione ideologica e materiale di atti pubblici e violenza privata. L’indagine ha consentito di accertare che – nell’anno 2012 – alcuni medici specializzandi avevano partecipato – con successo – all’esame finale senza aver effettuato tutte le attività di praticantato in sala operatoria, ritenute obbligatorie per l’adeguata formazione professionale. Infatti, l’arrestato – con la collaborazione di tre colleghi dello stesso reparto (anch’essi indagati) – falsificando i registri operatori ed i libretti universitari con l’annotazione della partecipazione ad operazioni chirurgiche, consentiva agli specializzandi di ottenere la necessaria documentazione comprovante le attività pratico-formative alle quali – in realtà – non avevano mai preso parte. Come contropartita, il medico (abusando del suo ruolo) costringeva i tirocinanti a svolgere turni di lavoro massacranti (anche di 24 ore consecutive), a sostenere indebitamente turni di reperibilità ed a presidiare il Reparto, nell’arco notturno. Tale comportamento coercitivo, ha permesso al dirigente di gestire – nel tempo – Reparti ospedalieri in completa autonomia operativa, accreditandosi indebitamente come coordinatore efficiente e virtuoso.