La giornata di mobilitazione studentesca nazionale dal titolo “Si scrive Scuola, si legge Futuro”, lanciata dalla Rete degli Studenti Medi, è giunta a conclusione. Da Trapani a Siracusa, passando per Caltanissetta, Gela, Agrigento, Canicattì, Cammarata, Messina, Barcellona P.G., Catania, Rosolini, Vittoria, Modica e tante altre città sono migliaia gli studenti scesi in piazza in Sicilia.
“Questa mattina in piazza c’erano oltre 20.000 studenti” – dichiara Leandro Bianco, Portavoce regionale della Rete degli Studenti Medi – “In tutta la Sicilia ci sono state delle piazze stupende, pienissime di studenti ma soprattutto delle loro idee. Siamo soddisfatti per l’ampia partecipazione degli studenti siciliani a questa giornata nazionale di mobilitazione studentesca. E’ andata oltre ogni nostra aspettativa”
Continua Bianco: “I 400 milioni del Decreto Scuola che ha varato il governo nazionale non bastano per far ripartire la scuola. Il governo regionale invece continua a non parlare di scuola e ad ignorare le richieste degli studenti siciliani. Dalle piazze siciliane oggi abbiamo gridato la nostra voglia di cambiamento. Le istituzioni nazionali e locali ascoltino questo grido e si attivino per dare risposte concrete al disagio che sta vivendo la nostra generazione.”
Conclude Bianco: “Oggi abbiamo dimostrato che le nostre scuole, le nostre assemblee e le nostre piazze sono piene di proposte. Quella di oggi infatti non è stata soltanto una giornata di protesta ma anche una giornata di proposta. Non c’è futuro per la nostra regione e per il nostro Paese se non si investe in scuola e istruzione pubblica. Il nostro sistema scolastico regionale e nazionale ha bisogno di una riforma strutturale che, a partire da una legge quadro regionale e nazionale sul diritto allo studio, possa garantire davvero a tutti il diritto allo studio e possa andare in direzione di una scuola pubblica, laica, di qualità, sicura e aperta a tutti.”