Emergenza senza fine. Mentre i politici di tutta Europa discutono di immigrazione e di come Italia e Malta siano state lasciate sole ad affrontare un’emergenza che ormai dura da anni e dopo il tragico bilancio del naufragio di alcuni giorni fa, con 339 vittime accertate, il mare prospiciente Lampedusa ancora una volta si trasforma in un’immensa bara.
Un barcone con oltre 250 immigrati a bordo si è rovesciato riversando in mare un carico di vite umane, disperazione e sofferenze. Ad ora sono stati recuperati 206 superstiti e 33 cadaveri, ma il bilancio dei morti sarebbe ancora più grave, visto che in mare galleggiano ancora molti corpi.
Il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, nel chiedere che vengano trovate in breve tempo delle soluzioni, anticipa di essere pronto a dichiarare lo stato di emergenza.
Amaro e accusatorio il commento del Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini: “È urgente che l’Europa si renda conto che non può esistere una diga nel Mediterraneo, che Lampedusa non può essere la frontiera dell’Europa perchè è un’isola troppo piccola. Queste persone non vanno lasciate morire”.
Mentre si fronteggia quest’ultima emergenza, giunge notizia di un altro barcone in difficoltà.
Torna più che mai d’attualità il libro di Fabio Fabiano dal titolo “46909” che in chiave poliziesca narra degli immigrati clandestini e del loro dramma. La testimonianza scritta in chiave narrativa da un uomo che per dovere professionale ha vissuto il dramma delle continue emergenze.
Sul tema dell’immigrazione, su come è stata affrontata, o meglio non affrontata, con leggi populistiche, inutili e dispendiose per lo Stato, torneremo a breve con i nostri approfondimenti.