730 MILIONI PER 2013/2015
GIA’ DISPONIBILI 250 MILIONI
(120 PER L’INFANZIA E 130 PER GLI ANZIANI
NON AUTO SUFFICIENTI)
Frutto delle lotte sindacali e di una contrattazione sociale nazionale parte il Piano che è stato lanciato dal Ministro Fabrizio Barca e che è finalizzato al sostegno delle famiglie, a cui la tenaglia della crisi ha provocato un pesante aggravamento del disagio economico,che impedisce il soddisfacimento dei bisogni di queste due fasce generazionali.
Niente costi aggiuntivi per i Comuni, che sono esentati dalla compartecipazione, costo zero per gli “assistiti” e nuovo lavoro retribuito per gli “assistenti”.
Sull’assistenza all’infanzia e su quella domiciliare agli anziani (integrata e non) è il caso di stendere un velo pietoso sulla “cattiva” gestione locale della legge 328, sui tagli profondi ai diversi capitoli di spesa sociale sino all’azzeramento del fondo per la non auto sufficienza, messi in atto dai Ministri Sacconi e Fornero, dalla Regione e dai Comuni.
Oggi bisogna dire che sarebbe “delittuoso” da parte dei Comuni, lamentarsi per la riduzione dei trasferimenti e, poi, non “sfruttare” questo conquistato finanziamento nazionale che permetterebbe loro di recuperare quell’azione sociale mancante del tutto o in parte.
La CGIL e lo SPI mettono in atto, sin da subito, una propria azione di “spinta” affinché i Comuni svolgano, in tempi reali, il loro dovere, superando lentezze e pigrizie burocratiche che, se mantenute, priverebbero dei servizi di cura e di assistenza bambini ed anziani, oltre che la perdita di tanto lavoro per gli “assistenti”.
Il Piano del Ministero della coesione è stato affidato al Ministero degli interni (Prefetture) per un’azione informativa e di collaborazione con gli Uffici comunali preposti alla realizzazione di tale progetto che ha validità 2013/2015 e che è corredato di finanziamenti disponibili che in Sicilia ammontano a 128 milioni per l’infanzia ed a 104 milioni e 320 mila euro per gli anziani non auto sufficienti.
Di questo finanziamento è stata fatta una prima assegnazione alla regione Sicilia di 41 milioni e 600 mila euro per gli anziani e di 38 milioni e 400 mila euro per l’infanzia che in provincia di Agrigento si traduce in 3.038.930 per gli anziani ed in 2.269.833 per l’infanzia.
Tali risorse sono state trasferite ai sette Distretti socio – sanitari (Agrigento, Licata, Sciacca, Canicattì, Ribera, Casteltermini e Bivona) in ragione della composizione demografica dei singoli Distretti che totalizzano 44.729 anziani ultra 75enni e 11.823 bambini da zero a tre anni.
I Distretti sono impegnati a predisporre, entro sei mesi dalla pubblicazione delle linee guida e dei formulari, i Piani di intervento per i quali, lo si ripete, non è dovuto alcun cofinanziamento da parte dei Comuni.
Al riguardo viene sottolineato il fatto che ove ci saranno ritardi o deviazioni dalle Linee guida o dai Formulari le risorse erogate saranno dirottate altrove !
Va detto che le procedure di accesso al finanziamento non sono competitive, per cui c’è certezza di disponibilità per tutti i Distretti e, quindi, è possibile mantenere, potenziare e qualificare i servizi per le fasce più deboli della società che risultano marginalizzate dalle politiche governative e locali.
La CGIL e lo SPI invitano, pertanto, tutte le Istituzioni preposte e tutti i Soggetti sociali coinvolti a promuovere unitamente incontri per dare il via ad un’azione collegiale di collaborazione per la realizzazione di questo Piano evitando che si concretizzi una ulteriore occasione perduta.
Agrigento, 26 aprile 2013
CGIL SPI
Caterina Santamaria Piero Mangione