(Resoconto della storica importante giornata del 23 aprile 2013)
Sono state presenti nell’ incontro nella sede distaccata della Regione Puglia a Lecce, nella mattinata, numerose associazioni a difesa dei Pini e dello splendido “Lungomare di Nociglia”, detto anche “il Vignale”, alberato da 22 grandi Pini d’Italia ad ombrello e che guarda verso la distesa argentea a mo’ di belvedere paesaggistico del Parco naturale dei Paduli: insieme al Forum Ambiente e Salute, anche Italia Nostra, Corita (Comitato Rimboschimento Taranto), WWF, Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino, ecc.. Fuori dall’ aula riunioni anche la stampa per seguire questo che è stato definito ormai il “Processo agli innocenti benefattori del Salento, i Pini piantati dai nostri padri!”. Le associazioni civiche per la difesa del territorio e la sua buona amministrazione e saggezza nella prassi politica che riguarda l’ambiente e il paesaggio, hanno apportato con altissime competenze tecniche, e di dottori forestali ed agronomi, numerosissimi elementi, studi scientifici, e esperienze virtuose realizzata altrove, anche nella vicina Poggiardo, fino a Roma (Stazione Termini e Colosseo), dove la fruizione, anche notevole, stradale e pedonale dei luoghi in tutta sicurezza è stata sposata perfettamente con l’ insistenza di grandi pini di simili specie, sotto le loro chiome. Interventi di ingegneria naturalistica guidata dalla migliore scienza agronomica. Sono state depositate delle relazioni tecniche in merito frutto di volontariato gratuito dei professionisti delle associazioni, acquisite dalla Regione Puglia, dove si è anche spiegato fin nel minimo dettaglio, anche economico-finanziario, l’assurdità del percorso albericida che si stava imboccando. Un non senso complessivo segnalato all’ Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, la professoressa Angela Barbanente, neo-vicepresidente della Regione Puglia, da decine e decine di persone in poche ore, nella mobilitazione divampata alla notizia della recente delibera pro, vi si legge in essa, “estirpazione” di quei magnifici Pini, e che ha voluto fortemente questo importantissimo incontro tenutosi nella sede leccese della Regione Puglia. Si è sottolineata l’ importanza dell’ intero Vignale dal punto di vista urbanistico, un gioiello liberty-neoclassico nello stile che connota tutto il lato occidente del paese di Nociglia, la sua cintura verde che guarda nel Parco Paduli e della Foresta Belvedere, di cui il Vignale è una delle “porte” del Parco persino. Una Foresta tra le cui antiche specie compare proprio il Pino ad ombrello (Pinus pinea), il pino da pinoli anche detto o ad ombrello o italico o d’Italia. In qualsiasi intervento i Pini italici di Nociglia vanno assunti come INVARIANTE URBANISTICA , e così hanno aggiunto le associazioni presenti, le colonnine in pietra del “Lungomare di Nociglia”, anche chiamato “il Vignale”, e i suoi lampioni in ferro artistico… qualsiasi intervento deve essere progettato integrando questo, non sostituendosi a questo! Pini, nei fatti effigiati nella inconfondibile forma dell’albero ad ombrello nel simbolo di Nociglia, pini dall’alto valore economico pubblico e identitario anche perché alberi di antico autoctonato.
Si è chiesto di iniziare lì gli interventi dalla rimozione delle orride mattonelle in cemento, lì addossate ai pini imbrigliati in microaiuole soffocanti. Pini da accogliere con maggiore rispetto e valorizzazione anche delle stesse radici più superficiali, che diventano elemento paesaggistico importante esse stesse, in aiuole ben più ampie, che già rimuoverebbero in tal modo, quasi del 100%, l’effetto di alterazioni dei marciapiedi ai piedi immediati dei tronchi oggi soffocati da cotanto brutto cemento, da cui i poveri pini tentano oggi di liberarsi e liberarci, ci auguriamo per sempre!
Radici di cui poi si è sottolineata la sottaciuta ad oggi importanza strutturale notevole per prevenire la franosità del terrapieno di via Onorevole Manfredi su cui sorgono, in un’ area addirittura persino ad elevato rischio idrogeologico. Motivo per cui rimuoverli avrebbe voluto dire indurre potenziali rischi di frana e pericoloso smottamento che qui pini prevengono eccellentemente con i loro apparati radicali per il bene della tenuta di quella importante arteria stradale cittadina.
Si è poi sottolineato, alla vista dei progetti, l’elevata inadeguatezza della scelta ubicativa della pista ciclabile, addossata al parapetto con colonnine, e spostando il marciapiede per pedoni tra la pista ciclabile e la strada: una soluzione di ben poca sicurezza per l’incolumità dei pedoni e che azzera il valore paesaggistico del belvedere del Vignale … i cittadini che si dovessero affacciare al Vignale per ammirare il Parco dei Paduli, i suoi ulivi, che formano davvero un “mare” argenteo e mosso dal vento, il profilo delle querce e gli uccelli in volo, rischierebbero di essere falciati dalle biciclette! Così i clienti di un baretto in legno lì ubicato sul Vignale e che vedrebbe la pista ciclabile passargli di raso! Inoltre tale ubicazione è quella che implicherebbe proprio prendere il posto dei pini, che son proprio ubicati lungo una linea più prossima al parapetto neoclassico dalle balaustre con preziose colonnine tornite in pietra, e così il posto dei bei lampioncini in ferro artistico che invece si chiede massimamente di restaurare e mantenere, proprio grazie e alla luce dell’esosissimo iper-finanziamento regionale per la pista ciclabile di ben, pensate, 2.707.500 Euro!!!
Si è poi voluto sottolineare che la questione “pista ciclabile”, alla luce dell’ importanza del Vignale nel suo complesso, con i suoi inscindibili ed imprescindibili Pini, come “organismo” unico, (così è stato definito dai responsabili regionali!), e la fretta messa dalle scadenze del finanziamento per il progetto della pista intercomunale, i cui lavori per altro in altri tratti son persino iniziati e procedono da tempo, non deve pregiudicare la salvezza del sito! Per cui la pista ciclabile va ubicata semmai tra gli alberi e la strada o in altro percorso, come anche da alcuni tecnici responsabili negli iter è stato fatto ben intendere! E magari anche riducendo la larghezza della pista come ben possibile, e come avvenuto altrove! Alberi tanto importanti che laddove, e non è questo il caso dove tutti hanno ottima salute, qualcuno dovesse venire meno per varie vicissitudini, andrebbe d’urgenza rimpiazzato con altro di medesima specie … invece l’ Ass. Barbanente aveva informato che dallo studio dei progetti in suo possesso, visionati d’urgenza dopo le segnalazioni, si era persino prevista la ubicazione lì al posto di quei 22 pini, di 40 giovani alberi di canfora addossati tra loro, e poi piante queste altamente alloctone! Canfore che gli agronomi intervenuti hanno dimostrato essere decisamente tra le piante più aggressive per apparato radicolare per strade, murature e marciapiedi nelle medesime condizioni climatiche salentine, ben al di sopra del generoso Pino simbolico ad ombrello! Questo da studi scientifico-agronomici segnalati di “forestazione urbana”…e qui combattiamo contro una assurda deforestazione urbana e rurale invece!
Erano presenti poi i sindaci di Nociglia, Surano e San Cassiano legati al progetto della pista ciclabile con i loro tecnici e progettisti della pista, che hanno esposto sul tavolo le tavole e documenti del contestatissimo progetto.
Si è poi sposata in pieno la proposta lanciata dai membri del LUA, il Laboratorio Urbano Aperto di San Cassiano presenti all’ incontro, di spostare il tavolo tecnico sul luogo nei prossimi giorni. In tal modo più facilmente si potrà da parte degli intervenuti fare vedere con quanta semplicità è possibile intervenire salvando i Pini e il Vignale, magari anche ubicando lì sul lato strada la pista ciclabile, lungo l’ampia via Onorevole Manfredi, e sull’ampio marciapiede, ampio appunto sul lato strada rispetto ai Pini. Pini la cui ombra sarà fondamentale per pedoni e ciclisti poi anche come logico!
Si è poi affrontata la questione più generale della necessità di salvare gli alberi esistenti nel Salento, ed anche nelle città, in questa epoca di “immorale fame” di legno nella speculazione strisciante delle biomasse per produrre energia.
Quindi è stata anche richiamata la importante legge che vieta in questo periodo primavera-estate alcun taglio degli alberi e persino la loro potatura, poiché alberi carichi di nidi di uccelli. Motivo per cui, al di là di tutto, tagliare quegli alberi avrebbe voluto dire infrangere pesantemente questa importantissima legge e queste correlate buone e virtuose prescrizioni volte alla tutela dell’avifauna!
Grandi i ringraziamenti degli intervenuti per l’intervento d’urgenza dell’ Assessore Angela Barbanente che ha sospeso i tagli e permesso e voluto questo tavolo tecnico presieduto dai suoi funzionari, perché si illustrassero ai tecnici e amministratori locali responsabili della pista ciclabile le modalità di intervento atte alla salvezza e vera valorizzazione del Vignale con i suoi presenti Pini!
Il tavolo tecnico è durato tutta la mattinata, e non si è voluto fino all’ ultimo toccare un punto ed una parola che però nei saluti finali non ha potuto fare a meno di emergere; c’è un valore di “sacralità” che si è difeso e si sta difendendo in questa storica ed importante mobilitazione, oltre che di saggezza nella prassi dell’ amministrazione e gestione del territorio, con l’auspicio vivo da parte di tutti che questo singolare “Processo agli innocenti benefattori del Salento, i Pini piantati dai nostri padri!”, e che erano stati condannati a morte, sia l’ inizio della fine del volgare pinicido dei nostri pini mediterranei in tutto il Salento, nelle città come nelle aree rurali e naturali, e di alberi di altre specie anche, e che diventano nei fatti mero legno-biomassa, con ogni possibile vana scusante falso-agronomica o di altro genere, e l’inizio della ripiantumazione in numero e di specie pari a tutti quelli assassinati sino a ieri e che sono caduti in questa assurda terribile speculazione degli ultimissimi anni! Per questo quei Pini di Nociglia, il “borgo dei pini”, hanno assunto persino un valore simbolico che va anche al di là della loro già elevata intrinseca importanza!
Ringraziamo di cuore tutti i tantissimi intervenuti da parte delle associazioni in questo particolare evento vissuto e combattuto civilmente, ma non per questo con meno forza e ragione, ieri a Lecce, per la crescita e miglioramento vero della nostra terra in nome della Natura e della sua storia ed identità, del “Genius loci“, in nome del valore del “pittoresco” paesaggistico che è la misura della qualità dell’habitat in cui viviamo!
(Ora serve ancora di più la mobilitazione di tutti per salvare tutti i nostri pini salentini, e altri alberi, e persino la memoria dei caduti ripiantandoli di identiche specie e vietandone potature selvagge delle loro arterie principali – PINI ASSASSINATI o sfigurati e fiaccati da falsi-potatori taglia-legna persino! Se qualcuno pota un pino capitozzandolo della cima centrale compie un crimine agronomico gravissimo: i pini non si potano in tal modo, NON LO SOPPORTANO, al più si puliscono di qualche ramo laterale, e di qualche ramo sbilanciato. Un pino capitozzato è un pino condannato e fiaccato per sempre! BASTA AI FALSI INTERVENTI FORESTALI, ALLE FALSE RIGENERAZIONI URBANE!!)
il Forum Ambiente e Salute |