Replica UGL al Commissario ASP Agrigento:
In relazione a quanto dichiarato sull’argomento dal Commissario dell’ASP di Agrigento Salvatore Messina, che si tratta proprio di una problema di “chiarezza espositiva” così come fa riferimento il commissario dell’asp di Agrigento che ha determinato tutto ciò che è accaduto, a nostro avviso il Commissario dell’asp di Agrigento anziché preoccuparsi tempestivamente di richiedere le risorse finanziarie per l’istituenda comunità di Canicattì con nota di protocollo n° 61721 del 7/08/2012 dell’ASP di Agrigento in Agosto 2012 doveva altresi contestualmente precisare e specificare di avere già contrattualizzato per l’anno 2012 i moduli di CTA A e B rispettivamente di 20 posti ciascuno, gestiti dalla Casa di cura “Santa Maria del Giglio” con oneri a carico della Regione Siciliana Assessorato alla Salute per il modulo A, e con oneri a carico del proprio bilancio aziendale dell’ASP di Agrigento per il modulo B.
Non comunicando la situazione che già era in essere ha indotto volontariamente o involontariamente l’assessorato regionale alla salute ad emanare il decreto del 09/01/2013 (rideterminazione degli aggregati provinciali per l’anno 2013 per le Comunità Terapeutiche Assistite delle A.S.P. di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa) con un errore formale e sostanziale, rispetto alla visione reale e complessiva delle strutture già esistenti e già accreditate e convenzionate con l’A.S.P. di Agrigento.
Contiamo comunque che ciò si chiarisca nella opportune sedi.
Replica Vice Presidente Casa di Cura Santa Maria del Giglio “Francesco Ruggeri”:
Sull’argomento è intervenuto anche il Vice-Presidente della Casa di Cura Santa Maria del Giglio “Francesco Ruggeri” che a proposito ha dichiarato “non si può immaginare di cancellare con un colpo di penna una realtà già avviata negli anni con tanto di dipendenti, assunti a tempo indeterminato, e pazienti ricoverati. Non è possibile mortificare il lavoro svolto in questi anni da parte di una azienda e dei suoi dipendenti che con spirito di sacrificio ,diligenza e costanza hanno contribuito ad erogare un servizio di qualità rivolto agli assistiti . Invitiamo il Presidente della Regione On Rosario Crocetta che ha dichiarato più volte alla stampa di essere contro ogni forma di macelleria sociale e l’assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino e la deputazione agrigentina ad intervenire per porre rimedio a questa delicata situazione che altrimenti porterebbe al licenziamento di N° 27 dipendenti che da un giorno all’altro perderebbero il posto di lavoro.