Caputo e Arnone (FdI): tutelare le categorie più deboli – l’acqua è un diritto ineliminabile
Palermo, lì 22 febbraio 2013 – Questa mattina a Favara nel corso di un’affollata conferenza stampa, il vicepresidente della commissione parlamentare attività produttive dell’ARS e il professore Giuseppe Arnone, entrambi candidati al Senato nelle liste di Fratelli d’Italia, hanno presentato l’avvio di un’iniziativa popolare per invitare l’ATO idrico e la società Girgenti Acque ad interrompere l’attività di chiusura delle utenze idriche già iniziata nei confronti di quei soggetti che per le precarie condizioni economiche e di indigenza, non sono in condizioni di potere sanare la morosità. Nel corso della conferenza stampa la class action è stata sostenuta da alcuni legali che hanno spontaneamente assicurato le loro assistenze, e il parlamentare regionale Salvino Caputo ha anticipato la presentazione di un ordine del giorno che impegni il governo a bloccare la disattivazione delle utenze idriche e l’audizione in commissione attività produttive dei vertici dell’ATO idrico e della società Girgenti acque, oltre al Sindaco di Favara e al presidente della provincia di Agrigento.
“Siamo al fianco della comunità di Favara – hanno affermato Salvino Caputo e Giuseppe Arnone – che in questo momento di grande difficoltà economica e di crescente disoccupazione, subisce anche l’interruzione dell’acqua potabile. Chiederemo l’immediato intervento del Sindaco di Favara al quale chiederemo se intende stare dalla parte dei cittadini o tutelare gli interessi delle società. Abbiamo ribadito nel corso della conferenza stampa la validità delle battaglie portate avanti al fianco di molti sindaci perché l’acqua torni alla gestione pubblica e non diventi affare imprenditoriale per società che hanno perduto il senso di solidarietà e la funzione sociale dell’acqua. Se dovesse continuare – hanno concluso Caputo e Arnone – questa incomprensibile attività siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per danni alla salute e interruzione di un pubblico servizio fondamentale”.