E’ proprio vero, al peggio non c’è mai fine; ritenevamo quelli trascorsi anni negativi, ma anche il 2012 purtroppo si è rivelato funesto.
Alla crisi globale, nel nostro Paese si è aggiunta anche quella della politica che ha fatto, per certi versi un danno peggiore, perché a quella poca e veramente scarsa politica del momento è subentrata una alleanza anomala, improbabile e normalmente improponibile che, di fatto, ha commissariato anche la democrazia, tant’è che il Governo tecnico, durato in carica circa un anno, ha caratterizzato le proprie iniziative portando in Parlamento i provvedimenti da approvare e chiedendo contestualmente il voto di fiducia, quindi niente dibattito parlamentare.
Abbiamo avuto modo di valutare il governo tecnico anche per lo sconquasso sociale creato nel sistema previdenziale, con uno sconsiderato innalzamento dell’età pensionistica ed il ricalcolo, al ribasso, dei coefficienti; quindi si và in pensione in età più avanzata ed in compenso la pensione percepita è più leggera; per non parlare poi del nodo, sostanzialmente ancora irrisolto degli esodati, il tutto ovviamente d’imperio, senza il dovuto confronto con la parti sociali !
Quella della riforma previdenziale è stata una delle più grandi operazioni scellerate, protese solo a fare cassa ! ! !
A ciò si è aggiunto un ulteriore regalo : l’ I.M.U. che, tassando anche la prima casa, si è rivelata una tassa patrimoniale mascherata !
Ma non è finita, dal 1° gennaio 2013 vengono abolite sia la TARSU ( Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani ) che la TIA ( Tariffa di Igiene Ambientale ) e vengono sostituite con una nuova tassa denominata TARES ( Tassa Rifiuti Servizi ); abbiamo calcolato che le famiglie italiane pagheranno in media circa 80 Euro in più all’anno.
Con la nuova tassa si risolverà l’annoso problema dell’IVA sulla TIA, che non sarà dovuta, così come non saranno più dovute le Addizionali ex ECA ( 10 % ) sulla TARSU, ma la norma prevede che dal 2013 i cittadini, con il pagamento della TARES dovranno coprire integralmente i costi del servizio per lo smaltimento dei rifiuti.
Il nostro sistema rifiuti si è rivelato fallimentare sin dall’inizio con la creazione degli ATO, che sono serviti principalmente per la collocazione, nei vari Consigli di Amministrazione di soggetti quasi mai estranei al mondo della politica ed ai suoi sub-strati, però abilitati ad incassare gettoni di presenza ed emolumenti vari, chiamati a gestire un settore importantissimo per la collettività.
I risultati, chiari ed evidenti, sono sotto gli occhi di tutti; costi lievitati, servizio non sempre ottimale, cronica carenza di risorse finanziarie, personale sempre in agitazione per percepite quanto legittimamente dovuto e sudato e, sempre con stipendi arretrati da liquidare.
Ma il 2012 ci ha portato anche un’altra negatività, la chiusura dell’impianto ITALCEMENTI di Porto Empedocle, dopo circa 50 anni di attività; questo scherzetto è costato il posto di lavoro a circa 100 dipendenti diretti e ad altri 200 circa dell’indotto.
E dopo tanti anni, anche la Cooperativa I luoghi dell’Arcadia, che gestiva i servizi nella Valle dei Templi è stata accantonata con la perdita ulteriore di circa 50 posti di lavoro, senza confronto con le Organizzazioni Sindacali.
La situazione dei precari non è ancora risolta, quindi sorge spontanea una domanda :
i giovani che non hanno avuto la . . . fortuna . . . di entrare in questa fascia di precariato, quando potranno accedere al mondo del lavoro ?
Nella nostra provincia il ricorso agli ammortizzatori sociali, sia ordinari che in deroga non ha paragoni con il passato, ma cosa accadrà con il nuovo anno, quando entrerà in vigore la nuova normativa ancora più restrittiva e con minori disponibilità economiche da erogare ?
E’ da ritenere che lo stato sociale della provincia di Agrigento, continuando di questo passo, sia fortemente a rischio esplosione !
Occorre quindi una politica positiva che inverta la tendenza e dia inizio ad una rivoluzione copernicana, con l’abbattimento delle tasse in genere, e quelle sul lavoro in particolare.
Perché senza una significativa e progressiva riduzione delle tasse sul lavoro, non aumenteranno nè i consumi interni, né la competitività delle nostre imprese, già depresse dall’alto costo dell’energia e dalla carenza delle infrastrutture.
Vogliamo augurarci che il 2013 porti un Governo politico, che sappia recuperare i disastri causati in precedenza, che alleggerisca la tassazione, recuperi sulla previdenza e che favorisca legalità e sviluppo; tutto questo ripristinando quegli istituti inalienabili in un Paese democratico quali la concertazione, la contrattazione ed il confronto con le parti sociali a tutti i livelli, affinchè anche ad Agrigento si possano percepire le azioni del Governo centrale e di quello regionale in maniera tangibilmente positiva.
Agrigento, 30 dicembre 2012
Il Segretario Generale
Aldo Broccio