Agrigento, 15 novembre 2012
Opposizione decisa, anche sul piano legale, alla realizzazione del megaparco eolico off shore sulla costa meridionale siciliana, nel tratto che va da Gela ad Agrigento: è questa la decisione scaturita stamani dalla riunione del coordinamento “NO PEOS”, che si è tenuta nell’aula convegni “Pellegrino” della Provincia Regionale di Agrigento. Presenti tutti i soggetti facenti parte del coordinamento, e cioè le Province Regionali di Agrigento (rappresentata dall’Assessore all’Ambiente Francescochristian Schembri) e Caltanissetta (rappresentata dal geologo Giuseppe Bellanti, funzionario dell’Assessorato all’Ambiente delegato dal Commissario Straordinario), i Comuni di Licata, capofila del coordinamento (presente il Sindaco Angelo Graci), Palma di Montechiaro (vicesindaco Angelo Cottitto), Butera (Vicesindaco Giovanna Donzella e Assessore Giuseppa Pisano), Comitato Civico “Difendi Licata NO PEOS” (presidente Salvatore Licata), mentre erano assenti i rappresentanti del Comune di Gela, che però hanno confermato la ferma volontà di opporsi ad un progetto che arrecherebbe un colpo mortale all’economia dell’intera costa.
Un territorio che punta decisamente allo sviluppo turistico, con diversi insediamenti turistici già realizzati e altri in itinere, e alla valorizzazione delle attività di pesca e dei beni culturali, archeologici e ambientali che insistono in quel vasto comprensorio. Nella riunione di stamani, oltre a ribadire la ferma opposizione al progetto del megaparco eolico, è stato fatto il punto della situazione, in particolare sul primo dei parchi eolici per il quale la “Mediterranea Wind Off Shore” ha ottenuto, lo scorso 27 settembre, la positiva Valutazione d’Impatto Ambientale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Una decisione inspiegabile – commenta l’Assessore Provinciale all’Ambiente Francescochristian Schembri – tenuto conto dei pareri contrari del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e dello stesso coordinamento NO PEOS, avallato da numerose relazioni tecniche sul danno che il parco arrecherebbe su ambiente ed attività economiche”.
Il coordinamento all’unanimità ha deciso, quindi, di valutare il conferimento di un incarico ad un legale per opporsi alla decisione della Presidenza del Consiglio, valutando la possibilità di ricorrere al TAR del Lazio. Il ricorso riguarda, appunto, la decisione del Ministero dell’Ambiente, che stride con i pareri contrari marciando univocamente ad esclusiva tutela degli interessi che gravitano intorno al parco eolico. “E’ un primo passo – aggiunge il Presidente D’Orsi – nell’esclusivo interesse delle comunità che sarebbero enormemente penalizzate da un progetto insensato”.