Si fallor sum, Santo Padre. E confessare è forse il modo di esistere uscendo da quella Massa Damnationis che è la condizione umana. Santità, mi perdoni, se sbaglio, mi perdoni.
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina dello Stato del Vaticano, scompare in circostanze mai chiarite. Quella che all’inizio poteva sembrare la “normale” sparizione di un’adolescente, magari per un allontanamento volontario da casa, divenne presto uno dei casi più oscuri della storia italiana che coinvolse lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano, i servizi segreti di diversi Paesi e l’attentatore a Papa Giovanni Paolo II, Alì Agca.
29 anni. Sono trascorsi 29 anni senza che venisse a galla la verità sulla scomparsa di Emanuela. Cosa si nasconde dietro la scomparsa dell’allora quindicenne cittadina vaticana? A chiederselo – e a chiederlo con una petizione indirizzata a Papa Benedetto XVI – è il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che ieri sera dal teatro La Nuova Fenice di Osimo si è anche appellato al segretario di Stato del Vaticano Bertone perché nomini una commissione cardinalizia che indaghi sulla scomparsa della sorella.
La famiglia Orlandi, già all’inizio del secolo scorso è in Vaticano. Chi era Emanuela? Cosa accade quel 22 giugno? Perché Papa Giovanni Paolo II viene immediatamente avvisato del ritardo di una ragazza? E cosa c’entra la Banda della Magliana? Dietro il rapimento di Emanuela, i soldi della mafia dati da Wojtyla a Solidarnosc?
Ne parliamo con Pietro Orlandi, nel corso della prima parte della nostra intervista.
Marcinkus – Cosa c’entra il potente cardinale con il sequestro di una quindicenne? L’omicidio Calvi, Licio Gelli, la Minardi, De Pedis, la banda della Magliana, il cardinal Poletti e il suo segreto, la “Trattativa”. I poteri che governano l’Italia: Mafia, pezzi deviati dello Stato Italiano, dello Stato Vaticano e Massoneria.
Seconda parte dell’intervista con Pietro Orlandi.
Una voce di donna che potrebbe essere quella di Emanuela Orlandi è il pezzo forte di un video postato su You Tube da Roberta Hidalgo, la fotografa autrice del libro “L’affaire Emanuela Orlandi”, che ipotizza come Emanuela sia viva e venga spacciata da Pietro come moglie. Pietro Orlandi ha una moglie, Patrizia Marinucci, e non si trincera dietro alcun riserbo nel parlare della vicenda e di come la Hildago da anni segua una pista che, ad oggi, appare solo mirata alla notorietà. Un editore interessato al facile guadagno, un criminologo ex agente del Sisde, fanno da corollario a un mistero durato troppo a lungo. Emanuela figlia della zia e del cardinale Marcinkus. La zia, figlia di Papa Pacelli. Da una somiglianza tra il volto di Emanuela e la foto scattata dalla Hidalgo (ma di semplice somiglianza si tratta, visto che il lobo delle orecchie – ancor più del colore degli occhi che potrebbe essere cambiato con lenti colorate – è molto diverso), ad un libro che vede un criminologo famoso come Francesco Bruno, avallare indizi assai discutibili trasformandoli in prove. Un caso? E perché da una parte c’è un fratello che vuole la verità sulla scomparsa della sorella, dall’altra il Vaticano con tutti i suoi misteri, se poi Emanuela si trovasse veramente in Vaticano? Che senso avrebbe il tentativo di Pietro di mantenere alta l’attenzione, se lui stesso fosse complice di un progetto che definire angosciante sarebbe eufemismo? Come disse il pentito sentito da Pietro Orlandi, non esisterebbe la mafia se non ci fosse la massoneria. E i servizi segreti? Forse neppure loro… Concludiamo la nostra intervista a Pietro Orlandi, certi del fatto che torneremo presto a parlare di servizi segreti, Stato, mafia e Vaticano.
Santo Padre, non ritiene sia arrivato il momento di far luce su uno dei misteri più oscuri del nostro Paese?
Si fallor sum, Santo Padre…
Gian J. Morici
hanno fatto troppa disinformazione su questo caso. sarà una coincidenza, ma come dice il signor pietro, ogni volta che si tenta di conoscere la verità, c’è chi alimenta leggende che servono solo a confondere l’opinione pubblica. forse la verità è così scottante che nessuno vuole sentirla davvero.
Caro signor Pietro ma perchè continua questa sceneggiata ? La gente che ha letto il libro della Hidalgo o che ha sentito il relativo video o che addirittura ha incontrato recentemente sua sorella Emanuela aumenta di numero ogni giorno e lei ancora insiste ?
Caro historicus il libro della Hidalgo secondo te ha chiarito il mistero. Emanuela è viva, in tanti la incontrano e quasi tutti sanno dove si trova. La sua scomparsa allora fu una farsa? La vogliamo ridurre alla scappatella di una quindicenne? Una storiella dietro cui per trent’anni si sono persi i servizi segreti e le polizie di mezzo mondo. Se le cose stanno così, perchè non ci dicoo chi è oggi Emanuela, dove si rova e perchè scomparì? Ho letto il libro della Hidalgo e ne rispetto l’opinione e il diritto a divulgarla. Un pò meno rispetto contenuti e metodi che trovo mlto discutibili. Rispetto pure la tua opione che come tante altre non aggiunge nulla a quello che sappiamo. Quando la smetterete di fare gli opinionisti e ci darete prove tangibili di quello che dite o scrivete?
Saluti
L.
quello che mi colpisce della famiglia Orlandi è di aver mantenuto la Fede, di aver saputo discernere tra Dio e gli uomini che dicono di rappresentarlo.
Non dev’essere stato facile matenere la fede e neppure un giusto equilibrio… Pietro è una persona eccezionale che da anni cerca la verità di una vicenda che vede coinvolti i peggiori poteri…
ogni volta che lo vedo mi chiedo come abbia fatto a mantenersi lucido non permettendo alla rabbia di prevalere…
ho molta stima della famiglia Orlandi, per l’equilibrio che hanno mostrato, la tenacia con cui non hanno mai lasciato andare Emanuela. Per la fede limpida che per me costituisce un esempio.