Aragona (Agrigento) – Nella piazza Scifo di Aragona si è svolto martedì 9 ottobre 2012 il dibattito-incontro “Acqua Bene Comune” voluto dal consigliere Angelo Galluzzo, candidato all’ARS per le regionali del 28 ottobre.
Un incontro aperto a tutti per affrontare e dibattere il problema del momento: l’insediamento del commissario ad acta per la cessione della rete idrica comunale a Girgenti Acque e le azioni che l’amministrazione comunale e la politica locale intendono porre in essere per opporsi.
Oltre all’organizzatore Angelo Galluzzo e all’onorevole Giovanni Panepinto, entrambi candidati alle regionali 2012, hanno preso la parola Assunta Galluzzo, direttore della cooperativa sociale “Il Pozzo di Giacobbe” ed alcuni cittadini. Assente il sindaco Totò Parello, che invece aveva preso parte all’incontro dell’On. Salvatore Iacolino con i precari aragonesi della pubblica amministrazione. Anche quello un incontro caduto nel bel mezzo della campagna elettorale, che affrontava una questione tanto sentita quanto spinosa e difficile.
In piazza Scifo il sindaco ha preferito non intervenire come pure hanno fatto i rappresentanti della politica locale, probabilmente temendo di fare campagna elettorale al candidato all’ARS Angelo Galluzzo.
Nella mattinata di lunedì 8 ottobre, l’avv. Luigi Restivo Pantalone aveva notificato al TAR il ricorso con il quale 15 Comuni della provincia di Agrigento – il comune di Aragona non figura tra questi – hanno impugnato il Decreto dell’Assessore regionale che nomina commissario ad acta la dott.ssa Teresa Restivo per procedere alla consegna di risorse, reti ed impianti idrici alla Girgenti acque.
Gli aragonesi che già negli anni passati, con a capo l’amministrazione dell’ex sindaco Alfonso Tedesco, avevano portato avanti una decisa opposizione contro la privatizzazione della gestione del servizio idrico e la cessione delle reti alla “Girgenti Acque”, ribadendo il loro deciso dissenso alla privatizzazione dell’acqua con il referendum del giugno 2011, si sentono delusi da coloro che hanno eletto appena quattro mesi addietro.
Incisivi i discorsi dei tre principali oratori Giovanni Panepinto, Angelo e Assunta Galluzzo, che oltre a raccogliere applausi di approvazione hanno anche preso puntuali impegni con la cittadinanza. Nella mattinata di venerdì 12 ottobre una nutrita rappresentanza di cittadini si sarebbe recata in municipio per incontrare il sindaco Totò Parello e avere rassicurazioni in merito alle azioni che l’amministrazione dovrebbe intraprendere avverso il commissariamento e la consegna delle reti.
Ai silenzi e ai ritardi della politica e dei politici aragonesi, si frappone il tanto frastuono che sta mettendo in campo Angelo Galluzzo (seppure in campagna elettorale e con passaggi di partito non sempre comprensibili e giustificabili dalla cittadinanza, già accusato di demagogia e populismo dai colleghi in Consiglio comunale), al quale molti cittadini riconoscono il merito di disfare giochi e intrecci occulti di una politica locale quanto mai debole e in difficoltà. Difficoltà palesate dal timore di scendere per le strade e spiegare cosa sta accadendo nella casa comunale e quali ripercussioni potranno avere nello specifico le decisioni che la stessa classe politica, in rappresentanza del popolo, prenderà nell’immediato futuro. Un Angelo Galluzzo che potrebbe, prendendo in giro tutti, fare propria una battaglia sull’ ”Acqua Bene Comune”, per arraffare qualche voto in più alle regionali disinteressandosene poi a risultato elettorale acquisito. Anche queste voci girano per le vie del paese, probabilmente, dicerie messe in giro ad arte dagli avversari di Galluzzo per giustificare la loro incapacità, inerzia o peggio calcoli politici. Un fatto è certo, qualora, dal 29 ottobre in poi, Angelo Galluzzo abbandonasse questa battaglia sarebbe per lui un atteggiamento non certo onorevole, indipendentemente dal risultato conseguito.
Intanto, contemporaneamente al Galluzzo candidato regionale, altri consiglieri comunali hanno avviato una raccolta firme per sottoscrivere una petizione che impegni il Comune di Aragona a non cedere le reti idriche ai gestori privati. Trattasi dei consiglieri di opposizione Alfonso Galluzzo (IdV), Francesco Pendolino e Carmelo Graceffa (MpA).
Totò Castellana