Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto:
A maggio del 2011 è stato inaugurato il centro di raccolta differenziata dei rifiuti di Racalmuto.
Ricordo che anche RAI TRE Regionale mandò in onda un servizio, elogiando l’importante iniziativa che andava nella direzione giusta, in materia di raccolta e riciclo dei rifiuti solidi urbani.
All’inaugurazione, benedetta dall’Arciprete Don Diego Martorana, erano presenti centinaia di cittadini, le scolaresche di Racalmuto, oltre che i tecnici della società di gestione dell’ATO AG 2 molti assessori e consiglieri comunali di Racalmuto.
A giugno io rassegnai le dimissioni da sindaco perché mi ero reso conto di essere diventato una sorta di bersaglio mobile, contro il quale tutti quanti si esercitavano a sparare a zero.
Nel frattempo, molta gente, compreso il sottoscritto, ha conferito i rifiuti differenziati presso il centro comunale di Racalmuto.
Apprendiamo con piacere che, dopo un anno e mezzo di gestione commissariale, si è provveduto ad adottare un regolamento che dà diritto alla ripartizione dell’incentivo economico ai cittadini che hanno, sinora, conferito i rifiuti differenziati da maggio 2011 ad oggi.
Non sappiamo bene se tale regolamento avrà effetto retroattivo, se consentirà cioè di avere diritto al rimborso dei soldi relativi ai conferimenti dei rifiuti a partire cioè dallo scorso anno.
Abbiamo letto tale regolamento, ma, lo sottolineiamo, per nostra negligenza, non abbiamo capito se chi ha conferito tali rifiuti ha diritto ad una percentuale di sconto, sulla tassa dei rifiuti, del 30% o possiamo ottenere di più.
Non abbiamo capito, inoltre, se i soldi provengono dalla vendita ai consorzi che comprano i rifiuti differenziati e se tali soldi, tolti i costi di gestione del centro, saranno sufficienti a pagare tali incentivi economici.
Non vuole essere polemica la mia, ma soltanto la richiesta di un chiarimento.
Se ad esempio, come nel mio caso, io conferisco tutti i miei rifiuti al centro di raccolta di Racalmuto, mentre la frazione umida rimanente la metto dentro la compostiera, ho diritto ad uno sconto del 100%?
Non pago cioè più la tassa sui rifiuti?
E poi mi chiedo (solo a me stesso, non posso chiedere nulla, infatti, ai Commissari, per le ragioni che ben conoscete), visto che tale centro l’ho inaugurato io, un mese prima di dimettermi da sindaco e bene o male ne conosco il funzionamento: se io non conferisco nulla dentro i cassonetti utilizzati per portare i rifiuti in discarica, perché posso portare al centro tutti i miei rifiuti differenziati, perché non cambiare la tipologia dei servizi?
Basterebbe togliere di mezzo i costosissimi camion forniti di auto compattatori, cassonetti e camion lava cassonetti, per risparmiare svariate centinaia di migliaia di euro l’anno; compresi i soldi destinati a pagare le famose 100 euro a tonnellata di rifiuti che finiscono in discarica, esclusi ovviamente i costi di raccolta dei rifiuti dai cassonetti ed il trasporto in discarica con gli altri servizi annessi che ammonta ad almeno altri 300 euro a tonnellata!
Con i soldi così risparmiati per degli inefficienti e pessimi servizi che in un anno ci costano a Racalmuto, escluso lo spazzamento delle strade, almeno un milione e 400 mila euro, si potrebbe, immediatamente attivare, con i mezzi già in dotazione del Comune la raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati da conferire al cosiddetto CCR (Centro Comunale di Raccolta).
In tal modo, con un paio di mezzi, uno nuovo ed idoneo per tale uso, il cosiddetto gasolone, per la verità l’avevo fatto comprare già lo scorso anno.
Con quattro operatori ecologici, sguinzagliati tra le case del centro storico e nelle aree periferiche del paese, si potrebbero raccogliere tutti quanti i rifiuti in maniera differenziata.
Ai Commissari Prefettizi di Racalmuto, considerato che sostituiscono tutti gli organi istituzionali e che sono dotati di pieni poteri, risulterebbe assolutamente semplice e di immediata soluzione togliere di mezzo quei costosissimi mezzi, quello schifo di cassonetti che vediamo in giro. Si tratta di costosissimi servizi che vengono assicurati, come è ampiamente risaputo, in maniera del tutto fuori norma, dall’ATO AG 2 al costo che sappiamo: il più caro d’Italia!
Lo scorso anno, quando inaugurai il centro comunale di raccolta differenziata era proprio questo il mio programma: ho tentato di togliere di mezzo questi costosissimi, inefficienti e schifosi servizi sinora assicurati.
Ed invece qualcuno ha pensato bene di togliere di mezzo me!
Tanto più che avevo denunciato alla Procura della Repubblica, 4 mesi prima di dimettermi che la raccolta differenziata non veniva assicurata, i centri comunali di raccolta non avevano fino ad allora funzionato, perché, attraverso delle proroghe per dei servizi dell’importo di centinaia di milioni di euro, proroghe da me – e non solo – ritenute illegittime, è stata favorita questa pessima e costosissima gestione del ciclo dei rifiuti.
Le perdite, come è tragicamente ovvio, in questi casi, si sono scaricate e si continuano a scaricare sugli inermi cittadini dei 19 comune dell’ATO AG 2 di Agrigento, costretti a pagare la tassa sui rifiuti che è la più cara d’Italia.
Costi eccessivi, per servizi fuori norma che inoltre si sono abbattuti sui bilanci dei comuni, trascinati tutti quanti verso il fallimento!
Tornando a Racalmuto, non vorrei appassionarmi od innamorarmi di una sterile polemica per accertare le responsabilità riguardo a chi avrebbe dovuto proporre già, lo scorso anno, l’approvazione del regolamento per la ripartizione dei soldi da destinare ai cittadini, derivanti dalla vendita dei rifiuti che loro hanno conferito al centro comunale di Racalmuto, esattamente da quando mi sono dimesso da sindaco sino ad oggi!
Si è trattato di una mera dimenticanza?
Non lo sappiamo.
Il regolamento lo doveva proporre al Consiglio Comunale il precedente commissario, quello inviato dalla Regione Siciliana, all’indomani delle mie dimissioni?
Si sono dimenticati di proporlo e farlo approvare gli organi burocratici del Comune, assieme a quelli dell’ATO di Agrigento che gestisce il centro di raccolta di Racalmuto?
Poco importa!
A quanto pare i Commissari inviati dal Governo Monti hanno rimediato a questa dimenticanza che ha riguardato un anno e mezzo di gestione commissariale.
Adesso i Racalmutesi che si sono visti recapitare le bollette sui rifiuti, tra le più care d’Italia, aumentate dai Commissari Prefettizi di circa l’80%, rispetto all’anno scorso, aspettano il rimborso dei soldi, non sappiamo se il 30% di quanto sinora pagato o se di più.
Non dimentichiamo che, a proposito di Racalmuto, stiamo parlando della tassa sui rifiuti che è assurta agli onori della cronaca nazionale per il suo importo che è il più caro d’Italia!
Così, probabilmente l’aumento passerà dall’80% al 50%, senza tenere conto che tale diminuzione riguarderà soltanto coloro i quali, con i propri mezzi, affrontando anche dei costi, si sono recati al centro comunale a proprie spese,
Meno della metà dei cittadini di Racalmuto non usufruiranno di alcun rimborso od incentivo economico che dir si voglia!
Ci riferiamo a tutti coloro che non hanno potuto, anche se avrebbero voluto, conferire i rifiuti differenziati al centro comunale.
Si tratta di qualche migliaio di anziani, pensionati, disabili e persone sfornite di mezzi propri che non hanno diritto ad alcuna riduzione della tassa.
Ecco perché, avevo fatto comprare lo scorso anno alcuni mezzi comunali: per offrire un servizio di raccolta dei rifiuti differenziati, porta a porta, a favore di tutti quei cittadini impossibilitati a recarsi al centro comunale con propri mezzi.
Chiedo a me stesso (non oso chiederlo ai Commissari, per l’Ossequioso riguardo proprio di chi ha subito e continua a subire una sorta di morte civile!), di attivare tali servizi di raccolta differenziata porta a porta che costerebbero, si e no, un quarto rispetto ad una antiquata raccolta – tra l’altro fuori norma – che attualmente viene assicurata attraverso dei fetidi e luridi cassonetti, degli sconquassati auto compattatori, con tanto di camion lava cassonetti al seguito e servizi vari, quanto mai inutili ed eccessivamente costosi.
Grazie e chiedo – a qualcuno – umilmente scusa e perdono, perfino per il fatto di esistere!
Salvatore Petrotto