Si tratta di minori che vivono
negli internat (orfanotrofi) dell’Ucraina
L’Alitalia chiede 250 euro a biglietto. L’appello di Cecilia Dorangricchia, presidente dell’associazione «Aquilone», al proprietario della compagnia aerea Nino Pulvirenti:
«Si renda protagonista di un gesto nobile:
copra lui personalmente le spese per il rientro»
PALERMO – Tra le vittime del fallimento della Wind Jet ci sono anche 20 minori ucraini (più 2 accompagnatori) arrivati la prima settimana di luglio in Sicilia.
Si tratta di bambini che vivono in internat (orfanotrofi), in condizioni spesso difficilissime, molti con problemi psicologici, e che grazie alla solidarietà delle famiglie siciliane trascorrono uno o due mesi di vacanza in diverse località dell’Isola.
Cecilia Dorangricchia, presidente dell’associazione «L’Aquilone Onlus», il sodalizio che cura i soggiorni di questi bambini, lancia un appello al proprietario della Wind Jet Nino Pulvirenti:
«Le famiglie siciliane che ospitano questi bambini – spiega – fanno grandi sacrifici, soprattutto economici, per ospitarli. Qui non siamo di fronte a un viaggio di piacere, ma a viaggi umanitari. Chiedo dunque al proprietario della compagnia Nino Pulvirenti di rendersi protagonista di un gesto nobile, coprendo lui personalmente le spese per il rientro di questi bambini, anche perché lo straordinario senso di solidarietà delle famiglie che li ospitano non può rivelarsi un salasso.