L.F. aveva 36 anni. Scriviamo aveva, per il semplice fatto che oggi non ha più. Non ha più gli anni, non ha ricordi, non ha speranze. Il suo corpo senza vita è stato trovato in una spiaggia di Ostia questa mattina alle sette (così ci dicono le cronache).
Alle sette, così come sette sono state le coltellate che le hanno tolto la vita. Sette coltellate sferrate non da un delinquente, da un maniaco, da un verme qualsiasi, ma dalla sua stessa mano. Quella stessa mano che quando l’hanno ritrovata stringeva ancora il coltello con il quale si era squarciato il petto.
“Voglio vedere Roma e morire davanti al mio amato mare”, ha lasciato scritto prima di morire. L.F. abitava a Parma, ma poteva essere di Bolzano o di Canicattì e nulla sarebbe cambiato. Faceva la parrucchiera, ma anche se fosse stata una commerciante, un’anziana pensionata o qualsiasi altra cosa (tranne quelli indicati nel titolo), nulla sarebbe cambiato.
Era una delle tante e dei tanti disperati che l’Italia produce. Una delle tante persone che non riusciva più a pagare neppure l’affitto di casa. Inutile sprecare lacrime. Inutile dispiacersi. Per cosa poi? Solo uno dei tantissimi piccoli fastidi in meno. Meno problemi per uno Stato che ha ben altro da fare, che non pensare ai piccoli drammi dei tanti disoccupati, inoccupati, precari, sottopagati, piccoli pensionati o imprenditori sull’orlo della bancarotta.
Che, se non fosse illegale, avrebbe provveduto lo Stato stesso ad eliminare il problema. Resta sempre la possibilità che si suicidino… Rubare è immorale.ma rubare mentre la gente muore così, è qualcosa di più. È criminale. Criminale, come criminali sono i politici, i burocrati, i farabutti di ogni specie e rango, i cui nomi compaiono quotidianamente sui giornali, legati a fatti di corruzione e ladrocini vari.
Nomi che noi tutti leggiamo, senza neppure scandalizzarci un po’. Nomi di papponi della società. Autentici magnaccia che andrebbero guardati con maggior sdegno di quelli che esercitano il loro mestiere con le donnine.
Una considerazione che nasce da un commento lasciato all’articolo di stamani e al lungo elenco di enti, associazioni e fondazioni, finanziate con i soldi tolti ai comuni, alla scuola, alla sanità. Ovviamente non si può generalizzare. Per ovvie ragioni non si può affermare che siano tutte inutili, che siano tutte strumento di politica clientelare. Ed è proprio prendendo spunto dal commento del lettore, che ci riproponiamo di indicare l’appartenenza politica di ogni singolo ente, associazione o fondazione, lasciando che siate voi a trarre le conclusioni e decidere quanti e chi sono i papponi che nei vari governi (comunali, provinciali, regionali, nazionale) continuano a derubarci allungando la lista delle L.F. che giorno dopo giorno pensano solo a come farla finita.
Ma prima di pubblicare la lista delle sigle con i nomi dei partiti o dei politici di riferimento, vi invitiamo a leggere questa lista, che va dal 2 gennaio all’11 maggio, e che pertanto, seppur indicativa, è incompleta:
11/05/2012: Vicenza, camionista in difficoltà economiche si impicca sul suo camion.
10/05/2012: Catania, suicida giovane imprenditore, si è sparato un colpo in testa.
09/05/2012: Pompei, imprenditore si uccide. Lascia tre lettere e accusa Equitalia.
09/05/2012: Prato, perde la pensione del padre e si impicca.
08/05/2012: Frosinone, un imprenditore si suicida sparandosi con il suo fucile.
08/05/2012: Napoli, vigile sanitario si spara in bocca.
08/05/2012: Bologna, 55enne si impicca nel dormitorio.
08/05/2012: Salerno, 48enne disoccupato si impicca.
08/05/2012: Salerno, da Natale senza lavoro si spara al petto.
08/05/2012: Cesate, imprenditore 60enne si impicca.
08/05/2012: Torino, si butta nel Po dopo cartella Equitalia.
07/05/2012: Lecco, imprenditore si impicca per tasse, la figlia lo salva.
07/05/2012: Bologna, si impicca nel suo negozio per debiti con Equitalia.
07/05/2012: Vicenza, proprietario agenzia immobiliare si impicca in un parco.
07/05/2012: Bergamo, troppi debiti, tenta il suicidio, la figlia lo salva.
07/05/2012: Pontedera, tenta il suicidio sotto il treno, anziana miracolosamente illesa.
06/05/2012: Venezia, artigiano s’impicca per difficoltà economiche.
06/05/2012: Arezzo, non può pagare mutuo e si getta nel vuoto.
06/05/2012: Pozzuoli, 72enne si spara dopo aver ricevuto cartella tasse.
05/05/2012: Enna, precario 47enne si impicca nella sua casa.
03/05/2012: Modena, da anni senza lavoro, disoccupato 52enne si uccide.
03/05/2012: Treviso, imprenditore in crisi si impicca.
02/05/2012: Catania, 35enne perde il lavoro e si getta dal terrazzo.
01/05/2012: Caserta, muratore disoccupato si impicca nella propria abitazione.
30/04/2012: Nuoro, costretto a licenziare i due figli, si è sparato.
30/04/2012: Napoli, riceve la lettera di licenziamento, portiere 55enne si impicca.
29/04/2012: Lecce, giovane imprenditore, si spara un colpo in testa.
24/04/2012: Napoli, cartelle Equitalia, imprenditore napoletano si suicida al Vomero.
23/04/2012: Venezia, licenziato tenta di gettarsi nel vuoto.
22/04/2012: Cagliari,senza lavoro e pieno di debiti,si uccide.
18/04/2012: Vicenza, pizzaiolo morto suicida,sofferenza psichica e piccoli debiti.
17/04/2012: Ferrara, pescatore tenta il suicidio per debiti.
13/04/2012: Vicenza, imprenditore si fucila in piazza.
13/04/2012: Firenze, disoccupato si lancia sotto un treno.
13/04/2012: Ragusa, 28enne imprenditore agricolo si impicca.
13/04/2012: Roma, operatore mercato tenta di darsi fuoco.
13/04/2012: Lecco, 42enne imprenditore si butta da un ponte per impresa in difficoltà.
13/04/2012: Bolzano, 39enne si brucia vivo nella sua auto per motivi economici.
12/04/2012: Arezzo, perseguitato da Equitalia imprenditore 27enne si suicida col gas.
13/04/2012: Treviso, si impicca nel capannone della sua azienda.
10/04/2012: Vicenza, l’azienda del marito è in crisi, si uccide impiccandosi all’altalena.
04/04/2012: Milano, 51 anni, disoccupato si impicca.
04/04/2012: Roma, Imprenditore si spara al petto col fucile. La sua azienda stava fallendo.
03/04/2012: Catania, 58 anni, imprenditore si spara.
03/04/2012: Gela, 78 anni pensionata si getta dalla finestra, riduzione della pensione.
03/04/2012: Roma, 59 anni, imprenditore, si spara con un fucile.
02/04/2012: Roma, 57 anni, corniciaio, si impicca.
01/04/2012: Sondrio, 57 anni, perde lavoro, cammina sui binari, salvato in tempo.
29/03/2012: Verona, 27 anni, operaio si da fuoco.
28/03/2012: Bologna, 58 anni, si dà fuoco davanti all’Agenzia delle entrate.
27/03/2012: Trani, 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra.
23/03/2012: Pescara, 44 anni, imprenditore si impicca.
21/03/2012: Lecce, 29 anni, artigiano si impicca.
21/03/2012: Cosenza, 47 anni, disoccupato si spara.
15/03/2012: Lucca, 37 anni, infermiera ingerisce acido.
14/03/2012: Trieste, 40 anni, appena disoccupato si da fuoco.
10/03/2012: Torino, 59 anni, muratore si da fuoco.
09/03/2012: Genova, 45 anni disoccupato, sale su un traliccio della corrente.
09/03/2012: Taranto, 60 anni, commerciante trovato impiccato.
02/03/2012: Ragusa, commerciante tenta di darsi fuoco.
02/03/2012: Pordenone, 46 anni, magazziniere si suicida.
26/02/2012: Firenze, 65 anni, imprenditore si impicca.
25/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
22/02/2012: Trento, 44 anni per i troppi debiti si getta sotto ad un treno.
05/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
12/01/2012: Arzachena, 39 anni commerciante tenta di asfissiarsi, viene salvato.
09/01/2012: Bari 64 e 69 anni, pensionati si suicidano in coppia.
02/01/2012: Bari,74 anni, pensionato si getta dal balcone Inps.
Quei pochi papponi che continuano a derubare gli italiani, valevano almeno la vita di uno solo di questi poveri disgraziati?
Gjm