Un articolo di Alida Amico, su Centonove di questa settimana
L’ultimo colpo di teatro, l’ha messo a segno il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il quale, dopo avere appreso che l’Udc di Cefalù ha vietato l’uso del simbolo “scudocrociato” agli udicini locali – che lo appoggiano nella sua candidatura a sindaco – per “reciprocità” ha stracciato l’accordo con il sindaco uscente di Agrigento, l’udicino Marco Zambuto. Dirigendo la prua, verso Salvatore Pennica, il candidato di Epolis, Pdl e Grande Sud. “Scelgo Vittorio Sgarbi in libertà, come ambasciatore della cultura agrigentina nel mondo…” ha preannunciato lo stesso Pennica…
Quindi, dopo Epolis, il Pdl e Grande Sud, anche il neo partito della Rivoluzione – che ha candidato 4 aspiranti consiglieri comunali nella lista di Epolis (ed il cui referente, è l’attuale vice sindaco di Licata, Giuseppe Arnone) – ha siglato in corner un “patto” con il candidato Pennica. Poco importa se lo stesso Sgarbi, abituato a sparare a mitraglia nel mucchio, nel suo intervento durante il comizio a Porta di Ponte, non abbia risparmiato il partito di Berlusconi. Che il giorno prima – con l’arrivo del segretario nazionale Angelino Alfano al Cinema Astor – aveva di fatto aperto la sua campagna elettorale.
Intanto, a sostegno di Mariella Lo Bello, ex segretaria provinciale della Cgil,candidata del “cartello” Pd, Mpa, Fli ed Api, ci sarà anche la lista civica “Agrigento Protagonista” promossa dall’ex deputata regionale dell’Udc (già sindaco di Naro) Mariagrazia Brandara…
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