Agrigento 02/04/12 – “Dopo 4 lunghi anni passati ad affrontare instancabili battaglie con immenso rammarico ed amarezza do le mie dimissioni da dirigente provinciale e regionale ed esco dal partito di Italia dei Valori che ho fondato ad Agrigento insieme al Dott. Inguanta. In questi anni molte sono state le prese di posizione su diversi temi, ma più di tutti da ricordare sono quelle sul rigassificatore che mi ha visto promuovere 4 diverse interrogazioni parlamentari, 2 alla camera e 2 al parlamento europeo; le indagini sul pennello a mare – presentate in prima persona alla Procura e di cui si attendono a breve riscontri -, opera “faraonica” costata 3 milioni di euro per avere un mare nello stato che è sotto gli occhi di tutti accompagnato da altre e collaterali azioni insieme ad altri cittadini ed esponenti politici (penso ad Epifanio Bellini del PD col quale abbiamo scritto diversi comunicati stampa per organizzare la catena umana) e con cui abbiamo condiviso la lotta per un mare pulito; il rispetto per le istituzioni, in primis la magistratura oggetto negli ultimi tempi, ma soprattutto nell’arco dell’ultimo anno, di inconcepibili attacchi da parte di chi invece dovrebbe rispettarne più di tutti l’autorevolezza visti gli incarichi pubblici ricoperti. Questi sono solo alcuni punti tra i più importanti toccati in questi anni ma altri sono stati gli interventi fatti pur da semplice dirigente di partito e quindi all’esterno delle istituzioni che mi hanno vista protagonista. Un impegno politico il mio che è nato quindi lontano dalle elezioni, con il solo interesse di occuparmi della mia amata Agrigento e che ha visto in quel partito di Italia dei Valori che amo e mi si dipinge addosso come un pennello il mezzo per poterla amare nel migliore dei modi. Oggi, dopo lungo e meditato travaglio interiore, giunge alla fine questo cammino. I motivi di tale abbandono in questi 4 anni si sono accumulati sempre più, ma negli ultimi tempi hanno raggiunto livelli che non possono più essere tollerati e da un punto di vista della conduzione e della comunicazione. E’ in particolar modo alla luce soprattutto delle ultime prese di posizione di alti dirigenti che stridono fortemente con quella che è la natura stessa di Italia dei Valori e che, in questi anni, ha fatto sì che non demordessi nel portare avanti il progetto di questo partito, che il percorso non può più continuare.
Sarebbe come un accanimento terapeutico verso un malato terminale.
Desidero ringraziare quanti, in questi anni, hanno creduto come me in un progetto diverso e che quel progetto potesse realizzarsi anche ad Agrigento e con me hanno patito, lottato, vinto e a volte perso ma pur sempre insieme e nel rispetto innanzitutto della sensibilità umana. Rispetto di cui ultimamente si va molto parlando ma non sempre praticando. Con alcuni di costoro il viaggio continuerà, con altri forse si separerà cionondimeno sono sicura della stima reciproca che continuerà ad accompagnarci vicendevolmente.
Auguro infine a costoro, conosciuti e apprezzati grazie a questo partito, che rimarrà sempre “il mio” partito, e che di esso continueranno a far parte, di riuscire a cambiarlo per renderlo, nei territori, ciò che esso è a livello nazionale, un’opportunità e non un’occasione.”
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