Al comune di Licata nel mese di giugno 2011 è scaduto il contratto con una società privata per la gestione diretta del servizio di accertamento, liquidazione e riscossione delle entrate, dopo otto mesi l’Amministrazione comunale pubblica un nuovo bando per l’affidamento esterno del servizio e , la FP CGIL, contesta duramente tale scelta “ crediamo che questa Amministrazione non si renda conto di accompagnare il comune verso la bancarotta, infatti, – dichiara Alfonso Buscemi- dopo quanto succede con la Dedalo Ambiente con la decisione di uscire fuori dalla società che, se si concretizzasse tale ipotesi avrebbe, unico risultato certo, quello di fare tornare i dipendenti comunali a carico del bilancio con l’aggravio di spesa di oltre 300.000 mila euro l’anno. E’ assurdo – continua il segretario della FP CGIL- che per otto mesi non si sono accorti che la gestione del suddetto servizio era tornata in capo al comune, in data 22 febbraio scorso, abbiamo segnalato al Sindaco l’esigenza di dare le direttive agli uffici per una gestione diretta del servizio considerato che la chiusura dello sportello INPA creava grandi disagi ai cittadini che non avevano alcun referente e/o assistenza. Abbiamo evidenziato che l’’Ente ha effettuato un investimento finanziario per consentire , tra l’altro, tramite l’informatizzazione dei servizi la gestione diretta degli stessi, tra cui l’’ICI; che attualmente vi è del personale assegnato al servizio TRIBUTI-ICI; che detti servizi oggi costituiscono “il pilastro “ della finanza locale; che già questo Ente per l’anno 2006 relativamente al servizio ICI, l’omesso e/o parziale versamento d’imposta non è più nelle condizioni di accertarli per scadenza termini; dopo tutto questo apprendiamo, indirettamente, che di fretta e furia, è stato pubblicato il bando per l’assegnazione del servizio riscossione ai privati. Preso atto che è stato sospeso il suddetto bando, nell’ottica della funzionalità, del buon andamento e ottimizzazione del servizio nonché, per l’economicità di gestire direttamente il servizio, chiediamo al Sindaco un incontro per discutere della gestione del servizio, infine, ricordando che ci sono in organico 138 precari a metà stipendio, che in queste condizioni non hanno un brillante futuro e, una decina di lavoratori dell’ATO che Lui vuole fare rientrare, quindi, siamo – conclude la FP CGIL – fortemente preoccupati per il futuro del comune perchè in questo modo si rischia seriamente il dissesto con conseguenze inimmaginabili per la collettività e dei lavoratori.