Agrigento – E’ stata presentata questa mattina alla Stampa la candidatura a sindaco di Agrigento di Totò Pennica, avvocato penalista, 47 anni, sposato e padre di due bambini. Ottenuta approvazione e fiducia nel corso dell’ultima assemblea dai soci di Èpolis, Pennica si introduce ufficialmente nella competizione elettorale in vista delle Amministrative del 6 e 7 maggio che vedrà il rinnovo del Consiglio comunale e del sindaco che siederà a Palazzo dei Giganti. Alla conferenza stampa era presente il direttivo di Èpolis, con in testa la presidente Piera Graceffa che ha aperto i lavori, ed i giornalisti che a Pennica hanno rivolto domande ed osservazioni. Slogan della campagna elettorale “Tutto può succedere”. Chiarite, sin da subito, le direttrici che guideranno la campagna elettorale a cominciare dai toni delle proposte e del confronto: “Contro i miei competitors – dichiara Pennica – utilizzerò un linguaggio armonioso, usando grinta nei contenuti piuttosto che nelle grida”. La seconda guida linea riguarda il recupero della partecipazione dei cittadini all’interno del dibattito pubblico con il desiderio di avvicinare le periferie al centro ed alla Municipalità, promuovendo assemblee e riunioni che pongano al centro le istanze della gente. Poi aggiunge: “Lascio il titolo di avvocato allo studio e mi accingo a voler essere un sindaco operaio. Entro in campagna elettorale con grande sobrietà, grinta e consapevolezza. Andrò porta a porta, come già sto facendo, per incontrare e riscuotere le coscienze. Non sarò mai il cavallo di troia di nessun deputato, ma sono e sarò il sindaco di me stesso e della gente. L’ambizione è non tradire le aspettative di Èpolis e dell’elettorato che a questo progetto e alla mia persona hanno riposto fiducia.”
Pennica ha poi smentito le voci diffuse in questi giorni, secondo cui ci sarebbe stato un avvicinamento con il Popolo delle Libertà ed un incontro con alcuni esponenti di partito: “Nego fermamente incontri personali o accordi in forma embrionale con il Popolo delle Libertà e/o altre forze politiche come riportato da qualche giornalista. Oggi sul candidato di Èpolis ci crede solo Èpolis. Vorrei accanto a me in questo progetto elettorale tutti i movimenti sani della città, dai sindacati alle associazioni di volontariato a quelle impegnate nella tutela dei disabili. Per quanto riguarda i partiti, se questi faranno un passo indietro rispetto alle solite logiche e sposeranno il nostro programma, allora ciò potrà essere valutato da me e dall’assemblea, secondo i consueti processi di democraticità. Non accetteremo dall’esterno alcuna forma di diktat.”
Infine, rispetto ai suoi trascorsi in politica, ed alle sue origini democristiane non ha nulla da rinnegare o rimproverarsi: “Sono e rimango cristiano , sono e rimango democratico. Segni distintivi di entrambi i valori convergeranno nel mio presente e nel mio futuro, perché il passato non lo rinnego”.