Agrigento – E’ un uditorio assortito quello che stamane ha affollato la sala dell’Hotel Dioscuri Bay Palace per assistere all’incontro-dibattito promosso dal Comitato cittadino Èpolis , analizzando l’attuale panorama economico e quale possibile prospettiva futura di sviluppo. Un dibattito condotto a due voci: Sergio Carbone Direttore Generale di Projectland Milano, Economista dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Gaetano Pendolino Presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, e referente dell’omonimo Distretto Turistico. Moderatore dell’incontro il segretario di Èpolis Antonio La Russa. Fra un intervento e l’altro, l’alzata di mano dei partecipanti, per esternare domande ma anche osservazioni e sfoghi. A parlare sono soprattutto docenti e professionisti del settore imprenditoriale. Carbone ha eseguito un’attenta disanima del mercato italiano, dai settori trainanti per l’economia globale ai limiti dell’offerta occupazionale che connotano il Sud e la Sicilia in particolare, in un confronto parallelo con realtà industriali ed imprenditoriali del Nord Italia. Partendo da un’analisi dello scenario economico globale, passando attraverso i nuovi paradigmi dello sviluppo economico, si è approdati alle linee guida per lo sviluppo locale di Agrigento.
“I comuni, mi riferisco anche ad Agrigento, dovrebbero funzionare sulla scorta di una progettualità e programmazione e non attraverso una navigazione a vista o la risoluzione delle emergenze.” Questa la ricetta amministrativa suggerita da Carbone -. “Il Comune non è un ammortizzatore sociale ma deve avere un ruolo chiave sul piano dello sviluppo economico. Soprattutto, la Politica deve riavvicinarsi alla gente ed alle sue esigenze secondo un coordinamento ben preciso e non l’improvvisazione quotidiana – conclude l’economista -”.
Schematico e chiaro nel suo messaggio anche l’operatore turistico Gaetano Pendolino, rammaricato per l’incapacità di questa classe politica nel valorizzare ed esaltare i tanti punti di forza ivi esistenti (attrattori culturali, paesaggistici, letterari, enogastronomici) . Non hanno dato alcuno slancio economico le due feste, dalla lunga storia e tradizione popolare, San Calogero e la Sagra del Mandorlo in Fiore, limitandosi a richiamare un bacino di spettatori perlopiù locale. “I soliti solisti musicandi e direttori di orchestra” – con queste parole Pendolino passa alla descrizione dei governanti che non hanno prodotto risultati positivi, permettendo che Agrigento diventasse una destinazione turistica debole. Fino ad oggi è mancato un coordinamento ed un collegamento tra i diversi enti pubblici e i privati, provocando frammentazione e carenza dei risultati. Una soluzione integrativa tra pubblico e privato potrebbe offrirla il Distretto turistico Valle dei templi, ma la strada è ancora molto lunga.
Presenti al dibattito numerosi esponenti politici dei governi provinciali e regionali, da Forza del Sud (Barbara Garascia) a Patto per il Territorio (Piero Macedonio) a Partito Democratico (Capodicasa, Di Benedetto,Messana, Pistone, Lauricella). E proprio Domenico Pistone segretario di Circolo Agrigento Centro del Pd ha ringraziato Èpolis per questa occasione proficua di confronto: “Ritengo che Agrigento necessiti di una Governance, la cui assenza in questi anni si è rivelata la responsabile del decadimento culturale ed economico. La città chiede occasioni di confronto, come quelle promosse da Èpolis, per raccogliere le nuove energie ed intelligenze capaci di farsi promotori di uno sviluppo organico. Uno sviluppo che parta dal Parco Archeologico e della sua Valle dei Templi per estendersi fino al Centro Storico, attanagliato da degrado e decadimento – conclude Pistone –.”
In questo contesto, a margine dell’assemblea, si colloca l’esortazione del Portavoce di Èpolis Paolo Minacori:”Non abbiamo più tempo per restare a guardare o delegare le proprie responsabilità agli altri. Invito tutte le intelligenze a non sottrarsi al diritto e dovere di partecipazione, intesa direttamente come governance interna ed indirettamente come governance diffusa. Il bilancio di questi anni è negativo ed ha procurato una grave perdita. E’ tempo per riappropriarsi di questa città mentre la Politica deve riavvicinarsi alla città investendo sui giovani.”