Il Concorso è indetto dalla società Gruppo Editoriale l’Espresso S.p.A., in collaborazione con Holden S.r.l., titolare dell’omonima scuola italiana di scrittura e storytelling e con l’Associazione Culturale Circolo dei Viaggiatori nel Tempo, organizzatore del Festival internazionale di poesia di Genova..
Elvira Forasassi è nata il 12-03-1958 a Nairn in Gran Bretagna. Ha vissuto e studiato a Firenze, dove ha svolto la professione di insegnante dal 1983. Attualmente insegna ad Agrigento, nuovo paese di adozione. Coltiva l’interesse e lo studio per la scrittura creativa.
Presentazione dell’opera
Il Giardino davanti si suddivide in quattro raccolte poetiche: I Diversi, il Posto, Orizzonti, Il Saggio.
Le raccolte svelano la vita di tutti i giorni qual è nella propria unicità e irripetibilità e sulla scia della memoria una storia universale di affetti e sentimenti, nell’ esaltazione dello spirito libero e della sua esplosione creativa. Il ricordo di ciò che non è più rinvia alla concretezza della vita terrena nella sua materialità e, per tale via, a un valore contrapposto al disvalore dell’oblio, della dimenticanza.
Il valore dei ricordi coincide con il recupero dell’infanzia. I ricordi, come pesca generosa nel fondo del passato, affiorano lucidi e guizzanti, benigni e consolatori nell’abbraccio di un preciso plurilinguismo.
Nella raccolta “Orizzonti” quelle ombre si animeranno come il paesaggio all’illuminarsi del sole, rivelando il loro valore, quel giardino davanti, e salvandosi dall’insensatezza.
Nell’ottica retrospettiva il posto acquisisce un’importanza onirica trascinando il ricordo in una dimensione fantastica e insieme reale. Il posto nella sua definizione apparentemente realistica e l’impiego di indicatori concreti allude ad un paesaggio spirituale che a tratti esprime la felice concordanza dell’uomo con la natura. Alla ricerca della suggestione magica, oggetti e personaggi vengono accostati in modo da creare un effetto di incoerenza e di disorientamento.
Il tema fondamentale della Raccolta “Il Saggio” è la ricerca del senso delle cose e della vita, l’autrice si interroga sulla precarietà dell’esistenza e con atteggiamento meravigliato osserva il presente e i dati particolari visti realisticamente in se stessi.
Nei riguardi del nostro vivere, l’unico modo di considerarlo è quello dello stupore; lo stupore come valore universale, come tensione metafisica ai problemi dell’esistenza.
Gian J. Morici: “Un itinerario di emozioni, che rivivono nel racconto del quotidiano, grazie ad una semantica particolarmente descrittiva che coglie l’essenziale delle cose, dei luoghi, dei paesaggi, per trasformarli nuovamente in emozioni.
Non il racconto sterile in un verso costruito, bensì quella vibrante linfa che percorre l’artista pervaso da un potere che un andaluso definirebbe ‘duende’. Laddove i toni neri vivono sotto la crosta policroma della tavolozza e dell’io celato, comparendo negli interspazi bianchi, dove solo la vista delle viscere sa leggere.
Il duende, né si spiega, né lo si descrive. Semplicemente lo si avverte.
I versi della Forasassi, non possono che essere letti… (clicca qui per leggere qualche pagina del libro).”
“Il giardino davanti” straordinaria metafora di un infinito orizzonte che spazia dalla notte dei tempi all’aurora dei giorni futuri. Flash di memoria, eteree fotografie impresse nell’anima, l’autrice ci accompagna per mano nel viaggio dei ricordi attraverso paesaggi interiori, lo fa dolcemente, pazientemente. Protagonista dei suoi versi, il lettore ha adesso “gli occhi assorti sul leggio della vita” coinvolto in un sentimento universale. E’ un cammino comune, un silenzioso dialogo quello che si instaura tra colui che ascolta e l’autrice del libro.
Poche pagine pubblicate, ma bellissime.
Complimenti!
Il giardino davanti esplora i paesaggi dell’anima attraverso il contrasto memoria-trascorrere del tempo. Versi ben costruiti, intimi, dai toni ora espressionistici, ora velati ispirati alle procedure simboliche. L’autrice presenta haiku in metrica tradizionale ricercando atmosfere leggendarie che si fondono con la memoria dell’infanzia e le nuove esperienze nella terra del sud, bellissimi.
Brava, un augurio per il tuo concorso!
La profondità e la nobiltà dell’animo di Elvira traspaiono, in tutta la loro essenza,nei versi degni di lettura e di riflessione. Il sapore di un’infanzia connotata da dolcezza trasmette una nostalgia forte .
Leggendo “Il Giardino davanti” ci si ritrova circondati da un’atmosfera di magia.
Ti auguro, con tutto il cuore, il meglio.