Agrigento – L’articolo 8 – dichiara Aldo Broccio, Segretario Generale Uil – non è la testa d’ariete con cui scardinare i diritti e le tutele dei lavoratori, che con la propria azione la U I L nel tempo ha contribuito ad ottenere.
La U I L non ha chiesto questa norma, ma una volta preso atto della sua esistenza abbiamo voluto ed ottenuto alcuni importanti emendamenti.
Grazie a noi è stato scongiurato il rischio della costituzione di sindacati di comodo; le deroghe potranno essere fatte solo a maggioranza dei sindacati più rappresentativi, che sono poi gli stessi firmatari dell’accordo di giugno 2011, recepito dalla norma in questione.
Ci sono aspetti positivi, come la possibile trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, che cercheremo di attuare.
Per quel che riguarda la norma sulle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro – continua Broccio -, pur rappresentando un “ via libera “ ai licenziamenti facili, LA RITENIAMO INOPPORTUNA E NON FIRMEREMO ACCORDI SUI LICENZIAMENTI contro gli interessi dei lavoratori.
E’ STATO SOLLEVATO UN POLVERONE INUTILE, TANTO DEMAGOGICO, QUANTO DANNOSO !
Concentrandosi sull’articolo 8, si rischia di fuorviare l’attenzione dai temi più delicati di questa manovra che restano quelli del fisco e dei costi della politica.
E su questi punti che la U I L proseguirà la propria battaglia.