Ribera (Agrigento) – Un Comitato permanente di agitazione, Don Antonio Nuara, prete molto vicino alla comunità di San Francesco a Ribera, lo aveva proposto con calore e passione la stessa sera della grande e partecipata manifestazione del “Crolla Tutto Fest!”, iniziativa di Angelo Renda, Coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà e di Nicola Ciccarello, combattivo e battagliero di mille lotte in favore del Presidio Ospedaliero di Ribera, che criticavano aspramente l’impegno oltremodo vacanziero e festaiolo dell’Amministrazione Pace, caratterizzato da feste, balli, sagre paesane e tanta allegria in questa calda estate, mentre le palazzine di Largo martiri di via Fani vivono una delle più funeste apprensioni di probabili e imminenti crolli. In una lettera aperta e rivolta alla città di Ribera, il Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà Angelo Renda vi aderisce personalmente e invita altri, da subito, a farlo. Nel documento, del Coordinatore di SEL, vengono riportate le parole ferme e decise espresse nel suo intervento da Don Antonio Nuara, definito prete di frontiera in favore “degli ultimi”: “Ritengo che tutto non si può fermare questa sera, aveva tuonato dal palco. Occorre andare avanti!. Quindi ritengo che sia utile costituire un Comitato permanente di agitazione perché le cose devono risolversi. Sono pronto e disponibile a mettermi accanto a quanti vogliono lottare per questo quartiere”. Nel proporre un Comitato permanente di agitazione Don Antonio Nuara aveva altresì evidenziato che, scrive ancora Angelo Renda, la grave questione delle palazzine di Largo martiri di via Fani che a parere del prete, non deve essere vista e presentata secondo una ottica che non vede il singolo problema, ma nella sua globalità del suo essere, perché solo in questa maniera si avrà una soluzione definitiva. Quella di Don Antonio non vuole essere, dunque, solo denuncia, ma anche mano tesa di collaborazione, perché insieme si facciano quei giusti passi verso la soluzione dell’increscioso caso. A parere del prete la prima urgenza è mettere in sicurezza le abitazioni e renderle sicure. Non solo l’Istituto Autonomo Case Popolari deve fare la sua parte, ma anche l’Amministrazione Comunale per quel dovere morale e civico di garantire ai propri cittadini sicurezza e qualità della vita adeguate. Fa presente anche che i cittadini che hanno acquistato l’abitazione non hanno comprato cocomeri o patate. Né si poteva vendere per buono ciò che tale non lo era. Si dovrà trovare perciò l’intesa e la formula perché la ristrutturazione non gravi su di loro, perché non si verifichi l’assurdo che la spesa di messa in sicurezza debba venire a costare più del prezzo di acquisto di tutto l’immobile. Esorta e ricorda al giovane sindaco Carmelo Pace che ha accanto sul palco, che l’Amministrazione Comunale ha il dovere di curare le opere di urbanizzazione quali strade e illuminazione che non ha mai fatto: nel passato e nel presente. Don Antonio Nuara propone, soprattutto, tale Comitato permanente di agitazione per altre due forme di degrado: la droga e la prostituzione che imperversano a suo dire nel quartiere e che da sempre è stato di difficile soluzione. Oggi Don Antonio chiama a raccolta quei cittadini che hanno alto senso civico e vogliono spendersi in favore delle genti del quartiere “San Francesco” , da anni, martoriato, afflitto e tormentato dal disinteresse delle pubbliche amministrazioni. Ecco perché Angelo Renda, Coordinatore di SEL, accoglie di buon grado l’invito ad essere ancora una volta vicini ai bisogno di quella parte della popolazione più umile e povera.