“Sulla vicenda del rigassificatore noi abbiamo difeso solo e soltanto gli interessi ambientali e turistici della Città dei Templi, peraltro confortati dal favorevole voto referendario di migliaia di agrigentini che hanno detto, senza mezzi termini, un no netto e deciso ad una mega e rischiosa struttura di fronte la casa natale di Luigi Pirandello ed a due passi dalla Valle dei Templi, sito garantito dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
Ben sappiamo però che le sentenze si rispettano e se il Consiglio di Stato ha dato ragione all’ENEL, dopo aver studiato attentamente le motivazioni della sentenza e non aver riscontrato gravi estremi di illegittimità, ne prenderemo atto.”
20 luglio 2011
Quindi è la resa? Il sindaco prende atto che il mostro si deve fare e depone l’ascia della giusta guerra che finora aveva ompugnato. Ma non c’è la corte di giustizia europea visto il “referendum” degli agrigentini e le azioni messe finora in atto non sarebbe giusto da parte dell’ente di ricorrere anche alla corte di giustizia europea?
Vedremo cosa deciderà Marco sperando che prenda una decisione gusta.