Le zone più frequentate del quartiere balneare di Agrigento, San Leone – scrive Alessandro Sardone -, sono state tappezzate da volantini inneggianti all’immediata costruzione di un depuratore che filtri le acque fognarie prima che queste vengano rilasciate in mare a mezzo dei famigerati pennelli, lunghi tubi spesso soggetti a fessure e in ogni caso fuori legge. Già nel primo pomeriggio di ieri si è verificato un primo eclatante caso di avvistamento di liquami a pochi metri da una delle spiagge più frequentate da agrigentini e non.
Lunghe discussioni sono state intraprese da politici e cittadini, sia nelle sedi istituzionali che sui social network. Tante parole, pochi fatti, liquami in mare.