Un articolo di Alida Amico su Centonove di questa settimana
“Il verdetto, votato all’unanimità dai giudici della Consulta, ha dato il via libera definitivo anche al quarto quesito:quello sul nucleare. Stoppando anche l’ultima carta rimasta in mano al Governo, che aveva dato battaglia in extremis, per ottenerne la “inammissibilità” del referendum. Invece si andrà a votare anche con la scheda grigia. In cui si chiederà l’abrogazione della norma che nei prossimi anni prevede di costruire 4 centrali nucleari nel territorio nazionale. Tra cui una in Sicilia. La localizzazione dei siti – che il Consiglio dei Ministri aveva fatto slittare di un anno, mentre infuriava l’incubo nucleare nella centrale di Fukushima, congelando il programma atomico – è rimasta finora top secret. Ma si sa già, che in Sicilia l’opzione ricadrebbe in una delle 4 zone costiere, individuate nel 1979 dalla mappa del Cnen, il Comitato nazionale per l’energia nucleare: in pol position c’è innanzitutto Palma di Montechiaro (nell’agrigentino), poi Gela, Ragusa, ed anche Mazara del Vallo (nel trapanese).
Anche se l’isola, trovandosi nello stesso parallelo del Giappone (il 39°) – da cui partono i movimenti sismici – è ad elevato rischio terremoti. “La Sicilia, non sarà la pattumiera dell’atomo” è insorto nei mesi scorsi il presidente della Regione Raffaele Lombardo…
La ministra sicula per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo, si schiera a difesa delle scelte filo atomiche del governo Berlusconi (“il nucleare sarà e verrà fatto a tutti i costi…”)…”
Ma come si sono organizzati i partiti?
Nel “centro destra (il Pdl ha lasciato liberi i suoi elettori), molti sindaci, amministratori locali ed elettori, metteranno la crocetta sul “Sì” (contro nucleare e la gestione privata dell’ acqua)…
I comitati per il “Sì” all’acqua pubblica e contro il nucleare, hanno già invaso tutta l’isola, con striscioni, volantinaggi nei quartieri, concerti, dibattiti , gazebo, sit-in, manifestazioni nelle piazze, il porta a porta, proiezioni di video, etc.
Palermo, ad Enna, da Siracusa ad Agrigento, a Caltanissetta, Messina, Ragusa: ovunque, sui Web impazza il leit motiv “l’astensionismo buttiamolo a mare”…
Informazione oscurata. Si è già scatenata negli ultimi giorni, la ”guerriglia” della società civile e dei referendari del “Sì”, che puntano a spingere i siciliani a non disertare le urne…
“Un vero e proprio oscuramento – denuncia Antonella Leto, dirigente della Cgil siciliana ed attivissima esponente del Forum regionale per l’acqua pubblica – il vergognoso ritardo con cui il Corecom (il comitato di garanzia regionale delle comunicazioni), ha autorizzato le messa in onda dei messaggi autogestiti gratuiti”.
Il flop della privatizzazione. Unanime e bipartisan il leit motiv dei sindaci, contrari alla privatizzazione del servizio idrico: ovunque bollette alle stelle e disservizi…
Sicilia denuclearizzata. Intanto sono decine i Comuni già dichiaratisi “denuclearizzati”: da Gela, a Sutera, da Castelvetrano, a Priolo, Palazzolo Acreide, Castroreale, Acicastello, etc. Eusebio D’Alì, portavoce regionale del Fds, anche se condivide con il leader Miccichè la “pubblicizzazione” dell’acqua, valuta “totalmente inutile” il referendum sul nucleare(“è inopportuno, perché sull’onda della psicosi post Fukushima…”). Schierati per 4 “Sì” (su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento), tutti i partiti del centro sinistra (Pd, Idv, Sel), nonché la Cgil. Mentre il Terzo Polo (Udc, Fli, Api) è per 2 “no” su acqua, e lascia libertà di voto per gli altri quesiti (ma i parlamentari finiani Fabio Granata e Briguglio, voteranno 4 “Sì”). Libertà di voto anche dalla Destra: ad Agrigento, il consigliere provinciale Roberto Gallo, voterà 4 “Sì”…
Disimpegnati dalla competizione, Cisl e Uil. Il segretario regionale cislino Maurizio Bernava, preannuncia che non andrà a votare. “Questi referendum sono il segno del provincialismo e dell’immaturità democratica di questo paese – dichiara – dovrebbe essere il governo ed il Parlamento ad affrontare problemi del genere…”
Claudio Barone, segretario regionale della Uil, è scettico. ..
In corner, è entrato a far parte del comitato regionale referendario pro acqua pubblica, il sindacato di destra Ugl, che farà votare per il “Sì”…
Mentre Stefania Petix, inviata palermitana di “Striscia la Notizia”, imperversa via sms invitando ad andare a votare. Con un bel “Grazie di quorum…” per tutti …