APPUNTAMENTI DI VENERDI 27 MAGGIO
SANTA MARGHERITA BELICE E GIBELLINA
Prosegue il viaggio di Salvalarte Belice. Domani, venerdì 27 maggio, la prima tappa è a Santa Margherita Belìce.
Il Comune di Santa Margherita di Belìce è partner di un progetto dell’I.T.C.G “Giovanni XXIII” di Ribera guidato dal Prof. Giuseppe Graffeo che mira a far conoscere ai giovani, e non solo, il patrimonio architettonico dell’antico centro urbano ferito dal terremoto del 1968 ed a educare ai temi del soccorso, della protezione civile e della conservazione dei luoghi.
Per domani, il vice sindaco Baldo Cacioppo, ha organizzato una manifestazione ricca di appuntamenti. “Gli antichi quartieri di San Vito e San Calogero – dichiara Cacioppo – rappresentano i luoghi della memoria di Santa Margherita di Belìce, essi vanno conosciuti, salvaguardati e conservati, ed i progetti presentati hanno l’obiettivo di assicurare condizioni di vivibilità e fruibilità”.
La manifestazione avrà inizio alle ore 9.00 con una prova di evacuazione, per simulazione di un sisma, presso la Scuola Media Statale “G. Tomasi di Lampedusa”, curata dal Servizio Regionale di protezione civile per la provincia di Agrigento, a seguire l’allestimento di un campo di primo soccorso, in Piazza Matteotti, curato dall’Associazione Agesci Sciacca1, un momento di formazione sanitaria con mezzi e personale del Corpo militare della Croce Rossa Italiana-Sicilia, per finire con il monitoraggio di edifici post-sisma, curato dall’Ordine Architetti di Agrigento e dagli alunni della classe V geometri dell’I.T.C.G. “Giovanni XXIII” di Ribera. Le esercitazioni saranno coadiuvate dalle Associazioni di volontariato Rangers d’Italia di S. Margherita e Montevago e dalle Giubbe del Belice, mentre i collegamenti radio tra i vari siti saranno garantiti dall’Associazione Radioamatori Italiani Sez. di Castelvetrano “Luigi Cascio”.
Al termine delle attività tecnico dimostrative, seguirà il convegno presso il Teatro Sant’Alessandro su “I beni architettonici dell’antico centro ferito dal terremoto” Prevenzione – Rischi – Tutela – Protezione – Valorizzazione, dove i vari enti daranno il loro contributo specialistico, moderati dal responsabile per i Beni culturali di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna.
Gli antichi quartieri di San Vito e San Calogero rappresentano i luoghi della memoria di Santa Margherita di Belìce. Visitando questi luoghi si rimane certamente attenti ad osservare le lesioni e i crolli, le macerie di un agglomerato urbano che necessita di essere conosciuto, salvaguardato e conservato per il futuro. Oggi a distanza di quarantatre anni, ci si rende conto che si tratta di un bene unico, il frammento della città pre-sisma. I resti di un luogo caratterizzato da una valenza culturale e architettonica importante, che richiede interventi immediati di conservazione e recupero. I due quartieri conservano ruderi di epoca araba e seicentesca, quali i Canalini, la Chiesa di San Vito e la Chiesa Madonna delle Grazie del XVII secolo. L’obiettivo principale, delle istituzioni scolastiche così come degli amministratori, riguardo a questi luoghi è quello di assicurare condizioni di vivibilità e fruibilità adeguate, non solamente al visitatore ma anche al margheritese, desideroso di riappropriarsi di un ambito particolarmente significativo della propria memoria.
Il progetto di valorizzazione del patrimonio urbanistico, avviato dall’Amministrazione, mira anche a far conoscere ai giovani questo patrimonio, iniziando ad educare i giovani ai temi del soccorso, della protezione civile e della conservazione dei luoghi. In questo contesto nasce il progetto proposto dall’I.T.C.G. “Giovanni XXIII” di Ribera, in collaborazione con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Agrigento, la Croce Rossa Regionale, l’I.C. “G. Tomasi di Lampedusa” di S.M. di Belìce ed il Comune di Santa Margherita di Belìce, che ha come obiettivo principale quello di diffondere la cultura del rispetto del territorio e la conoscenza delle attività di protezione civile come esercizio di vivere civico. Il percorso formativo ha sviluppato il tema del rischio sismico, facendo interagire i giovani partecipanti con le attività proprie di “chi fa” protezione civile e stimolando in essi la consapevolezza di un proprio ruolo attivo e partecipato. Fra le attività del progetto i giovani del domani si sono cimentati nella redazione di un piano di protezione civile organizzando, con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, la simulazione di un sisma nel centro belicino del Gattopardo, il censimento danni post-sisma di alcuni edifici del vecchio centro urbano e l’esposizione finale del lavoro svolto.
Nel pomeriggio, altro appuntamento a Gibellina, dove alle ore 18, presso la sede del Museo Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, sarà presentata la riedizione del libro di Lorenzo Barbera
“I ministri dal cielo”, edizione DuePunti.