“Sul dramma che sta vivendo la città di Agrigento per il suo centro storico, che giorno dopo giorno cade a pezzi, francamente non riusciamo a comprendere la posizione del Presidente della Regione Lombardo.
Ieri ci aveva fatto sperare che il Governo regionale si sarebbe fatto carico di un immediato intervento finanziario per la messa in sicurezza del centro storico cittadino.
Subito dopo abbiamo registrato l’improvvisa ed inspiegabile mancata presentazione in aula dell’apposito emendamento del Governo alla manovra finanziaria.
Oggi addirittura assistiamo al diniego di ricevere il Sindaco, insieme a tutti gli altri soggetti istituzionali, per affrontare globalmente le questioni riguardanti il centro storico, la sua Cattedrale ed il mancato rifinanziamento, da parte della Regione, delle leggi n. 70 del 1976 e n. 34 del 1985.
Noi siamo stati sempre corretti nei confronti del Presidente Lombardo: gli abbiamo dato atto di grande sensibilità politica e di vicinanza nei confronti di Agrigento nel momento in cui ci ha comunicato il finanziamento della rete idrica della Città, fino ad offrirgli, come segno di riconoscenza, la cittadinanza onoraria.
Adesso insistiamo, con formali atti, nel sollecitare un incontro, presso la Presidenza della Regione, tra l’Amministrazione locale, i rappresentanti del Consiglio comunale, i parlamentari regionali interessati, le forze sindacali e gli esponenti della Chiesa agrigentina per verificare congiuntamente tutte le disponibilità che la Regione può mettere in campo per salvare l’antico centro della Città dei templi.
Siamo certi che prevarrà il buon senso, il buon governo ed il bene comune nell’interesse esclusivo dei cittadini che siamo chiamati a rappresentare.”
10 maggio 2011