Intervento dei Carabinieri alla sede SERIT di piazza Metello ad Agrigento. Due motociclisti dei Carabinieri sono intervenuti a seguito della telefonata di un utente.
Nella sala d’aspetto degli uffici SERIT SICILIA S.p.A, la Società, incaricata di gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate nella Regione Sicilia, molti utenti in attesa di essere ricevuti.
Tra questi, un utente cardiopatico, che – a seguito delle cure alle quali sottoposto, che stimolano la diuresi – avvertiva la necessità impellente di recarsi in bagno.
Nulla di più semplice in qualsiasi paese del mondo che non si chiami Agrigento.
L’uomo infatti, dopo aver avvisato la guardia giurata presente all’ingresso, la quale ha comunicato al direttore la necessità dell’utente, si è sentito negare la possibilità di recarsi in bagno.
Solo il pronto intervento dei Carabinieri, che hanno accompagnato l’uomo presso una vetreria di rimpetto agli uffici, chiedendo al proprietario di voler concedere l’utilizzo della propria toilette – nelle vicinanze non ci sono bar, né altri locali commerciali tenuti a disporre di un bagno per il pubblico – ha fatto sì che si evitasse una scena mortificante per il contribuente incappato nella burocrazia dell’ente, e per quanti presenti.
Senza l’intervento delle forze dell’ordine, all’utente non sarebbe rimasto altro da fare che farsi addosso i propri bisogni, o, in palese violazione delle leggi, abbassare i pantaloni in un angolo della piazza e dar sfogo ai propri bisogni fisiologici.
La giustificazione data dal direttore dell’Agenzia, è stata che il regolamento, per “ragioni di sicurezza”, non prevede che gli utenti possano avere accesso al bagno destinato agli impiegati.
Un direttore ligio al proprio dovere – degno di miglior causa – al quale nulla può essere rimproverato, se non il fatto che viste le circostanze un minimo di buonsenso avrebbe evitato tanto trambusto e fastidio per il cittadino e per le forze dell’ordine chiamate a dirimere “questioni fisiologiche”, che in qualsiasi altro angolo del mondo, compreso nei più sperduti villaggi della Tanzania, sarebbero state risolte in maniera più civile senza dover fare ricorso a forze di polizia.
Per la cronaca, va precisato, che subito dopo l’accaduto, una signora ha sentito le stesse improcrastinabili necessità dell’utente che aveva chiamato i Carabinieri.
Questa volta, vista la precedente esperienza, un impiegato ha fatto gentilmente accomodare la signora nella toilette riservata ai dipendenti…
La vetreria, visto il numero di cittadini che quotidianamente frequentano i locali sella SERIT, ben farebbe a valutare la possibilità di aprire un’attività di “bagni privati aperti al pubblico”….
Gli utenti ringraziano i Carabinieri, il titolare della vetreria e, un po’ meno, il direttore. E quest’ultimo, solo per l’attaccamento al dovere – e al regolamento -, dimostrato nell’esercizio delle proprie funzioni…
Gian J. Morici
Ciò che più allibisce, premetto che non conosco il locale, che un ufficio pubblico non sia munito dei servizi igienici per l’utenza ma solo di quelli per i dipendenti.
Mi riservo di andare a costatare personalmente.