Benedetti ragazzi il fatto è che in questi ragazzi di oggigiorno, il senso dell’humor manca proprio. dopo aver speso circa 3.000 €, tassandosi per 150€ ciascuno e con l’aiuto di aragonesi sensibili che hanno fornito materiale ed aiuti vari, son riusciti a realizzare il carro allegorico denominato “Yes I Can”.
Il Comune di Aragona, aveva fornito i locali del mercatino coperto affinché, si potessero realizzare le macchine allegoriche fornendo peraltro energia elettrica ai diversi gruppi, ma gli spazi messi a disposizione erano troppo esigui e, per il timore che i vandali potessero incendiare o danneggiare qualche carro – com’è successo negli anni passati –, i ragazzi si sono spostati in altro posto privato sobbarcandosi le relative spese.
“Siamo profondamente delusi ed amareggiati – si legge nella nota protocollata al Comune e indirizzata alla Commissione giudicante l‘evento e al sindaco (. foto) -, non tanto per la non vittoria bensì, per il modo di operare della commissione. Ci era stato comunicato che un’attenta commissione presieduta da Rosario Monachino avrebbe assegnato i diversi premi dopo un attento lavoro di valutazione in base a precisi e seri metodi di valutazione. Questo ci era stato comunicato. Questo avevamo letto anche dai giornali.”
Per quale motivo i ragazzi hanno reagito in questo modo? Mancanza del senso dell’humor o altro?
Andiamo con ordine. Secondo quanto riportato nella nota protocollata, stante un comunicato, sarebbe stata stilata una classifica con cinque posizioni, partendo con un premio in denaro di 1.100€ euro per il carro primo piazzato, fino ad arrivare a 400€ per il quinto.
Tutto ciò, prevedeva ovviamente una valutazione e a tale scopo è stata costituita una Commissione Giudicante la 24^ edizione del Carnevale di Aragona. Il comune assegna un premio e per far ciò, viene nominata una commissione giudicante. Fin qui tutto regolare. Ma poi…
“Facciamo presente – continua la nota dei ragazzi -che uno dei criteri di valutazione era l’esibizione di ballo. Il nostro gruppo, come anche gli altri gruppi partecipanti, doveva esibirsi in piazza Scifo davanti alla commissione. Peccato che quando è toccato a noi esibirci mancasse tutta la commissione. Inoltre, apprendiamo con stupore che per la serata finale il presidente Monachino non fosse neppure presente alla manifestazione e, quindi, la commissione si è trovata orfana del suo presidente. Commissione, comunque, presente per valutare i balletti degli altri gruppi ma non il nostro.”
“Yes I Can” il nome del gruppo. Eh no ragazzi. Non che non potete… Non potete non comprendere l‘aspetto umoristico della vicenda e protocollare una nota con toni tanto seri. Anche l’organizzazione (il Comune?) ha deciso di fare un bello scherzo di carnevale e – se come voi dite – assegnare un premio in denaro (pubblico?), con criteri ‘carnevaleschi‘.
A carnevale ogni scherzo vale e anche i ragazzi adesso hanno compreso, tant‘è che pur rimanendo dispiaciuti, amareggiati, intendono scusarsi con l’assessore Cantone, ma non certo verso l’operato, da loro ritenuto inappropriato, della commissione.
“VORREMMO SAPERE, NELLA MASSIMA TRASPARENZA e COSCIENZA” iniziava la nota…
Cosa risponderà adesso il Comune?
A carnevale ogni scherzo vale. Varrà per tutti o…
Gian J. Morici
o?………. mmmmha………???vedremo…….
peccato xk abbiamo impiegato tempo e tanto denaro
Ma è possibile che dobbiamo sempre distinguerci…
Come è possibile che prima si stabilisce una cosa e poi d’un tratto si cambiano le regole. E il presidente della commissione come ha potuto permetterlo?
Darà una risposta degna di questo nome ai ragazzi?
Al posto dei giovani anche io mi sarei imbufalito e agito proprio come hanno fatto loro facendo tutto quello che loro stanno facendo per non subire passivamente quella che ritengono una ingiustizia.
Menomale che ci sono ancora di questi giovani combattivi. Bravi!
Adesso vorremmo sapere le risposte…
ormai il carnevale è diventato una questione politica , chi a la mano più forte vince e questo e diventato il carnevale aragonese uno schifo . Ci siamo rotti il culo per ben 3 mesi per la realizzazione del carro , ci siamo autotassati per portare a termine il nostro progetto e alla fine come ci ricompensano , facendo arrivare 4 carri ripeto 4 carri tutti al secondo posto senza alcuna spiegazione , senza alcun criterio di valutazione senza punteggi e voi ( riferendomi alla giuria ) me la chiamate classifica . Ma fate le cose per bene e svolgete i propri compiti in cui vi sono di dovere e non fatevi condizionare dalle persone al di sopra di voi .
Speriamo questi signori della giuria abbiano serie risposte da dare. Mi chiedo inoltre se i soldi per i premi sono pubblici, possono permettersi di gestirli in questo modo come se fossero loro?
C’erano delle regole e quelle doveveno essere rispettate. Non si può stabilire ce i premi saranno 5 e tutti di diverso importo per i cinque concorenti e poi premiare soltanto il primo e tutti gli altri, stabilire seduta stante, che riceveranno la stessa somma economica.
In base a quale criterio. E’ LECITO TUTTO QUESTO?
Se la commissione effettivamente non era presente e, non avrebbe giudicato in piazza Scifo l’esibizione di ballo del gruppo dei coraggiosi ragazzi che si è ribellato, a questo modo di operare, CHIEDO LA GARA NON DOVREBBE ESSERE INVALIDATA CON TUTTE LE DECISIONI ASSUNTE DALLA COMMISSIONE?
Hanno proprio ragione quando i ragazzi dicono nella nota ce FAR PARTE DI UNA COMMISSIONE E’ UN ONORE MA SOPRATTUTTO UNA RESPONSABILITA’.
Da quanto leggo non era presente quella sera neppure il presidente di questa commissione di “E SPERTI”.
Aspettiamo queste risposte però faciamo così nel frattempo mi VERGOGNO IO PER VOI.
PERCHE’ non c date una risposta immediata tramite questo articolo? Se tutto è filato liscio e lineare si ritirne non dovreste avere problemi a risondere ai ragazzi qui, pubblicamente e PRIMA DI SPEDIRGLI UNA RISPOSTA SCRITTA come è stato peraltro da loro richiesto.
SINDACO facci sapere come sono andati I FATTI. Vogliamo sapere i fatti e se sono realmente andati come dicono i ragazzi ci aspetteremmo una tiratina di orecchie per questi facenti parte della commissione.
Restiamo in attesa di spiegazioni. Siamo tutti Orecchie anzi “Occhi”.