La sentenza del Tar legittima la lotta del Comitato. L’estromissione dei cittadini agrigentini dalle scelte sul rigassificatore di Porto Empedocle e sul procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) – si legge nella nota del Comitato No Rigassificatore ., hanno viziato sin dall’inizio qualsiasi procedimento intrapreso in questi mesi dal Comune empedoclino, e la sentenza del Tar del Lazio ne è una conferma. La bocciatura del rigassificatore a seguito dei ricorsi presentati nel marzo scorso al tribunale amministrativo regionale, ha permesso non solo la sospensione dei lavori per costruire l’impianto di rigassificazione, ma ha legittimato la lotta portata duramente avanti dai cittadini agrigentini che hanno aderito e supportato il nostro Comitato, e il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. Il Tar ha ristabilito un equilibrio, ponendo l’accento sulla violazione di un diritto sancito da normative europee, recepite dalla nostra Repubblica, che non erano state applicate: nella sentenza tra le irregolarità individuate, non solo la mancata partecipazione in sede di conferenza di servizi del Comune di Agrigento, ma anche l’estromissione della comunità agrigentina nelle dinamiche di valutazione e di scelta per la costruzione dell’impianto e nella fase di Valutazione di Impatto Ambientale.
Appare ovvia dunque la necessità che la VIA venga revocata e che il progetto, da sottoporre all’iter procedurale autorizzativo – nel caso in cui l’intenzione a realizzare l’opera ci fosse ancora – venga riproposto ex novo.
Una vittoria importante. La sentenza è infatti un segnale di legalità importante in una Sicilia che combatte e si riscatta ogni giorno. «Non ci resta che festeggiare – dichiara Francesca Autiello, coordinatrice del Comitato – sappiamo bene che abbiamo solo vinto una battaglia e non la guerra, ma non possiamo trattenere la gioia che proviamo nel vedere che le energie profuse nella lotta contro il rigassificatore hanno portato alla sentenza del TAR. La vera conquista è il poter affermare come questa sia una vera e propria vittoria della gente. Per la prima volta Agrigento non si lascia comandare, ma lotta contro l’ingiustizia e si impegna per fare valere i propri diritti. Il comitato si è fatto portavoce delle 7 mila persone che hanno votato ‘NO’ al rigassificatore durante la consultazione popolare dell’aprile scorso. Non abbiamo mai smesso di credere in questa battaglia, nonostante in tanti l’abbiano ritenuta inutile e infruttuosa definendoci degli sprovveduti». Presto organizzeremo un grande concerto in piazza San Francesco ad Agrigento, a cui prenderanno parte tutti gli artisti che, in questi mesi, hanno supportato la causa. Uno tra tutti Lello Analfino, nostro concittadino e leader dei Tinturia, che insieme a noi animerà una serata all’insegna dei festeggiamenti per questa vittoria.
Il Comitato ringrazia il sindaco di Agrigento per il coraggio dimostrato nella battaglia, e sottolinea quanto dallo stesso dichiarato in conferenza stampa ieri mattina, rispetto al ‘suggerimento’ (o illazione) avanzato da ‘alcuni’, provenienti soprattutto dalla frangia dei pro rigassificatore, che spingerebbe il Comune a dovere accettare eventuali compensazioni che potrebbero essere presto proposte all’Amministrazione. Un suggerimento che perde di vista il leitmotiv di questa lunga lotta che non ha mai chiesto il riconoscimento o la spartizione di benefici economici, ma che ha cercato, e continuerà a farlo, di tutelare il proprio territorio, un patrimonio d’inestimabile bellezza e valore quale la Valle dei Tempi, e la salute dei propri cittadini. Nessuna concertazione possibile dunque, il ‘No’ al Rigassificatore non è contrattabile e non accetta compromessi.