L’avvocato Giuseppe Arnone, precisa di aver accettato di difendere, nella vicenda che riguarda la truffa contestata dalla procura, perpetrata dall’Accademia in questione, il Dirigente Comunale Armando Albano, perché persona retta che ha sempre operato nell’interesse del Comune .
Secondo Arnone, il suo assistito si è limitato ad effettuare i pagamenti su disposizione dell’Ufficio Cultura che ha ricevuto e che conserva copie delle fatture, fatto questo, del quale sarebbero state fornite prove documentali alla Guardia di finanza che, giorni addietro ha sentito Albano.
Non manca Arnone, dismessi i panni del legale per indossare quelli del politico, di rivendicare che da anni si scontra col contesto di evidenti sperperi del denaro pubblico, che ruota attorno all’ Accademia diretta da Assuntina Gallo.
Un contesto di sperperi – si legge nella nota -, di cui sono prova le pagine intere di pubblicità di questi convegni , comprate sui maggiori quotidiani per pubblicare persino fotografie ( A PAGAMENTO ) dei politici che finanziano cotanta mangiatoia.
“Caricare le responsabilità sul morto – scrive Arnone -, sullo stimato Professor Mansueto, suscita solo indignazione; farebbe bene, Assuntina Gallo, a chiamare i giornalisti per spiegare come concretamente funzionava, nella gestione delle somme pubbliche, quest’incredibile Accademia, portando a conoscenza anche l’opinione pubblica dell’entità effettiva degli sperperi per milioni di euro, svariati milioni di euro, perpetrati dall’Accademia negli ultimi anni.
Ed in fine – conclude Arnone -, sarebbe bene che qualche parola sulla vicenda, la consigliasse il Monsignor Ferraro, che come tutti sanno, è stato instancabile sponsor della “ cultura” Made Assuntina Gallo“.
Fermo restando che nessuno si sogna di “condannare” il dirigente Albano, contrariamente alle “condanne” che il solito Arnone appioppa agli altri, tra cui Assuntina Gallo, non possiamo che prendere atto dell’enorme errore che lo stesso dirigente Albano ha commesso nell’affidarsi alle “cure” di Arnone. Quest’ultimo non gli rende certamente un buon servizio se, come primo atto, ripropone ai mass media la sua difesa di Albano e la sua condanna della Gallo; tutto ciò fa soltanto insinuare nella mente degli agrigentini (ma non soltanto) il tarlo della “excusatio non petita, accusatio manifesta”. Questo non costituisce certamente un buon viatico per il dirigente Albano.
un cittadino comune si chiede perchè i funzionari comunali si fanno difendere da
Arnone ? Qual’è lo stato dei rapporti ?Quale il groviglio di interessi ?
Arnone si prepara a sostituire il Sindaco Zambuto ? E’ lui che comanda il Comune ? E’ lui che indica la marcia. E se Di Mauro ed Arnone dopo le note vicende giudiziarie sono in ottimi rapporti,anzi si incontrano spesso,chi è il diavolo
e chi l’acqua santa ?
Ma questi agrigentini sono talmente stupidi da farsi mettere nel sacco ogni cinque anni ? E cosa ne pensa il consigliere Gallo delle accuse fatte da Arnone
a sua zia ? E’ un ginepraio che va contro ogni logica .Vedremo fra qualche anno
anche Riccardo Gallo ed Arnone diventare amicissimi come lo sono Arnone e Di Mauro ? Ma la politica dov’è ? Non si spera in risposte.
Sembra una corsa tra guardie e ladri.
non conosco la vicenda in modo particolare e non esscudo sia vero, ma questo è quasi nulla, c’è un altro caso più eclatante della Accademia:
quello di un noto gruppo folk agrigentino che da anni rastrella ingentissime quantità di denaro e fa questo giochetto di rendicontazione ripetutamente.
Pregherei gli inquirenti di focalizzarsi sugli ultimi 15 anni di contributi, ne vedremmo delle belle…