Agrigento – E’ stato convocato per lunedì il Consiglio provinciale, al cui Ordine del Giorno è inserito il punto voluto dai Consiglieri Provinciali Nino Spoto della Federazione della Sinistra e Carmelo Avarello di Sinistra Ecologia e Libertà, affinchè il Consiglio si esprima in merito alla costituzione in giudizio della Provincia innanzi al Tar Lazio, nella prossima udienza avente per oggetto l‘iter procedurale autorizzativo seguito per l‘approvazione della realizzazione di un rigassificatore a Porto Empedocle.
Gravissimo il fatto che per settimane si sia rinviato di trattare l‘ergomento “rigassificatore“ all‘aula Giglia, arrivando per ben due sedute – nel corso delle quali il presidente D‘Orsi avrebbe dovuto rispondere alle interrogazioni dei Consiglieri Gallo, Avarello, Sposto e Guarraci – a far mancare il numero legale.
Gravissimo, se si pensa al menefreghismo di chi, con il proprio comportamento, ha favorito la realizzazione di un impianto industriale contro il quale, a maggioranza assoluta, si era espresso lo stesso Consiglio nell’ottobre 2009.
Inaudito, se si considerano le dichiarazioni del presidente D’Orsi, il quale ha fatto riferimento a “poteri che manovrano” e atti di “arroganza” che evidentemente hanno raggiunto il loro obiettivo.
Tutto ciò, senza neppure voler prendere in considerazione le contraddittorie affermazioni dello stesso D’Orsi, che sono meritevoli di particolare attenzione.
Ad oggi, nonostante l’invito di D’Orsi rivolto a chiunque desiderasse chiarimenti in merito alle poco trasparenti scelte operate dallo stesso, a presentare una formale richiesta per un incontro “privato” – visto che in pubblico il presidente preferiva tacere – e nonostante le innumerevoli richieste protocollate ed inviate via email, nessuna risposta è giunta ai cittadini da parte di un presidente, che al confronto civile e democratico, sembra preferire la fuga.
Vogliamo augurarci che quella di lunedì, non sia l’occasione per far venire nuovamente meno il numero legale all’Aula Giglia, avallando così le scelte del presidente.
Nell’ipotesi in cui il Consiglio dovesse esprimersi in favore della costituzione in giudizio, cosa avverrà?
E se viceversa quella maggioranza che votò contro la realizzazione dell’impianto, dovesse ora impedire con il proprio voto che l’Ente faccia valere in giudizio i propri diritti, cosa dovrebbero pensare i cittadini?
Domande che restano in attesa di una risposta fino a lunedì. Data alla quale, avremo tutti le idee più chiare e nessuno potrà più far finta di non sapere.
Gian J. Morici
I consiglieri in buona fede non hanno motivo di non votare la costituzione in giudizio. E’ solo un atto di indirizzo. Non possono assumersi la responsabilità di avallare i comportamenti di D’Orsi, abbagliato dalla luce dell’Enel.
Quelli in mala fede…….
I cittadini si aspettano che i Consiglieri, eletti per rappresenterli, facciano il loro dovere … VOTARE. Come coscienza suggerirà…. ma VOTARE.
Il tempo è ormai ristretto e non votare o far mancare il numero legale sarebbe un atto di vigliaccheria. Una opinione devono averla e a loro ricordo una frase di EZRA WESTON LOOMIS PUOND (Poeta Statunitense):
Se un uomo non è disposto ad esprimere la propria idea e ad essumersene la responsabilità, o la Sua idea non vale nulla, o non vale nulla lui.
Noi in Consiglio ci saremo.
Lombardo e D’Orsi fanno venire il voltastomaco. Predicano contro il Rigassificatore e poi improvvisamente….non si sà il perchè, si mettono al servizio di chi gestisce milioni di euro, senza rispetto per le popolazioni. GUARDATEVI I VIDEO E MEDITATE IN MANO A CHI SIAMO.