A tenere banco non è solo il “fattaccio” (disamministrante e diseducante) della scuola “Tortorelle” finito su You Tube ma anche la scuola “Pascoli” di via Dante si trova in condizioni inaccettabili e invivibili per tutta l’utenza scolastica.
In una mattiniera conferenza stampa convocata per le nove di stamattina il presidente della Provincia D’Orsi, qui nelle vesti di preside della scuola, si lascia andare a un durissimo sfogo.
“L’assessore comunale Cordaro fino a ieri era stato mio amico e non l’ho offeso personalmente, semmai ho alzato i toni per Cordaro assessore il quale da un paio di mesi fa l’assessore alla pubblica istruzione e deve rendersi conto di quello che è il mondo della scuola. E allora voi stessi senza alcun mio commento ulteriore potete notare se questa “Pascoli”, questo edificio centrale sia idoneo a svolgere attività educativa. Vi invito pure ad andare a Villaggio Peruzzo, ma anche lo stesso “Tortorelle”… come si fa ad entrare quando manca il certificato di regolare esecuzione, quando ci sono arbusti d’ogni tipo nello spiazzale…In collaborazione col sindaco che si è messo a disposizione totalmente, e glielo devo riconoscere, tanto è vero che alle dieci arriverà l’ing. Greco col quale cercheremo di dare una soluzione a questi atavici problemi, è chiaro però una cosa, non farò iniziare le lezioni in questo edificio ai miei alunni i quali hanno il diritto di avere i servizi di esserei umani.
Oggi stesso scriverò all’ASL e agli uffici competenti e desidero che si esprimano su una struttura che io definisco “non igienica” per la frequentazione degli alunni e degli stessi operatori scolastici dai docenti al personale ATA. Questa è una scuola che secondo me non ha i requisiti per essere scuola. E’ chiaro che sono sempre io a togliere qualche coperchio dalle cosiddette pentole, di questo mi si accusa, qualcuno mi fa passare per animale selvaggio, sono semplicemente una persona che ama rispettare il prossimo e soprattutto la collettività. Ieri non ho parlato come presidente della Provincia ma come preside ed educatore, ho parlato come genitore, come insegnante, perché è così che si va avanti, lo specchio di una società è la scuola, se questo è lo specchio della nostra comunità, allora facciamo qualche passo indietro rispetto a quella che è la modernità e la civiltà..
Qui mi sembra di trovarmi, con tutto il rispetto, in Biafra, non scherziamo…
Con questo non voglio apparire come uno che sta accusando l’amministrazione comunale di non interessarsi della scuola, dico che questa non è una scuola in cui possono entrarci i bambini e mi rivolgo all’organo comunale preposto, perché il sindaco Zambuto ha dato delle deleghe e il delegato si occupi della scuola. Ieri ho portato il sindaco qui e si è reso conto che questa non è una scuola, il vice sindaco Massimo Muglia mi ha detto che se era lui l’assessore, questa scuola l’avrebbe fatta chiudere.”
D.R.
Ho riletto più volte, attentamente,il finale dell’accorata intervista-verità di oggi 3 settembre dell’uomo di scuola D’Orsi.
Sorvoliamo pure, con buona pace di D’Orsi, l’infausto suo 2 settembre
Alcune riflessioni sono d’obbligo.
Il degrado della Pascoli, evidente, oggettivo, incontrovertibile (per chiunque tranne, a quanto pare per l’Ufficio Conunale P.I.) è avvenuto…. d’emblée in questi due mesi estivi?
L’anno scorso col precedente Dirigente scolastico (?) – che aveva pari sensibilità umana e dirigenziale del D’Orsi per evidenti affinità – tutto andava bene?
Il sindaco ed il vicesindaco su invito del Dirigente scolastico (non del contemporaneamente Presidente di Provincia ?) si recano immediatamente alla Pascoli e scoprono….. l’acqua calda.
Una scuola non scuola (chissà da quanto tempo…..)
Non solo ma – a leggere testualmente le dichiarazioni “…. il sindaco Zambuto ha dato delle deleghe e il delegato si occupi della scuola….ho portato il sindaco qui e si è reso conto che questa non è una scuola, il vice sindaco …….Massimo Muglia mi ha detto che se era lui l’assessore, questa scuola l’avrebbe fatta chiudere” l’assessore Cordaro E’ FORMALMENTE DELEGITTIMATO E SPUTTANATO DAL SUO SINDACO E DAL VICESINDACO.
Ci sarà chi avrà la dignità……… di trerre le conseguenziali decisioni?
O prevarrà la faccia di gomma, tipica di questo nuovo, inedito, modo di…… far politica?
Illustrissimo direttore , dalla documentazione fotografica di una emittente televisa é emerso lo stato in cui si trova il plesso ” PASCOLI” .A mio avviso l’istituto é da chiudere subito senza aspettare l’intervento ne’ dell’ufficio tecnico ne’ quello dell’A.S.L.
Grazie dell’ospitalita’
giuseppe
Sono decenni che la scuola media “Pascoli” è ospitata in quei locali, in un quartiere che ha lottato unito per avere una chiesa non ospitata in un magazzino.
Ora, allo stesso quartiere, si vuole togliere la scuola media.
Se la motivazione è che il numero dei ragazzi, per la diminuizione dei discenti, consente la collocazione delle classi nell’edificio della Don Bosco SENZA DISAGI, razionalmente non si può che dire: ben venga la chiusura! Naturalmente non appena saranno sistemate le aule per accoglierli.
Le precedenti gestioni hanno sollecitato la politica per avere un miglioramento delle strutture ma non hanno negato il servizio spremendosi le meningi e utilizzando surplus di energia per non far soffrire ai ragazzi le penurie dell’edilizia scolastica, che non si può dire di prim’ordine nella nostra città.
Il servizio pubblico offerto, da una delle prime e migliori scuole medie di Agrigento, è stato premiato con l’iscrizione di tanti alunni, che negli anni sono stati orgogliosi di frequentare la scuola media “Pascoli”.
Ci sono delle motivazioni politiche che vogliono ORA questa chiusura?
Per più di 20 anni la scuola è stata ottimamente gestita e tutte le risorse a disposizione (umane e strutturali) utilizzate al meglio.
I professori hanno dato il massimo e gli alunni si sono sempre distinti per la loro preparazione anche in progetti extracurricolari.
Leggendo le dichiarazioni del preside/nte si vede la solita politica che si fa scudo col passato e specula sul peso e sulla visibilità delle proteste di chi ha gestito negli anni precedenti la scuola.
Se il preside D’Orsi come “l’omonimo presidente” avvisa delle motivazioni per creare un pubblico disagio, questa volta negando l’avvio delle lezioni ai ragazzi, lo faccia sapere alla gente o anche in questo caso non se la sente?