Come avevamo già anticipato, la Provincia Regionale di Agrigento, non si è costituita dinanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, dopo che l’udienza precedente si era conclusa con un rinvio per consentire alla Provincia e al Consorzio Asi, non citati in precedenza, di poter partecipare al giudizio.
Grande attesa per la costituzione da parte della Provincia dinanzi al Tar – che ha comunque rinviato ad ottobre l’udienza – che rischiava di trasformarsi in un boomerang contro i fautori dell’impianto..
Precedentemente, a volere la costituzione della Provincia, era stato l’avvocato Girolamo Rubino, difensore del Comune di Porto Empedocle.
Dopo gli ultimi accadimenti e dopo che D’Orsi si era pronunciato in favore di quanti avevano presentato ricorso dinanzi al Tar, contro il rigassificatore, il rischio era quello che la Provincia dovesse dar seguito a quanto deliberato dal Consiglio provinciale di Agrigento, che nell’ottobre 2009 votò contro la realizzazione del rigassificatore con 19 consiglieri contrari alla realizzazione dell’impianto e soli 9 voti favorevoli.
In molti sapevano infatti dell’intenzione del presidente di schierarsi accanto al Comune di Agrigento, la Camera di Commercio, Confimpresa e le tante associazioni che avevano promosso il ricorso contro l’Enel e il Comune di Porto Empedocle.
A sorpresa, pochi giorni prima dell’udienza, giunge la notizia della revoca da parte di D’Orsi al legale che avrebbe dovuto rappresentare la Provincia dinanzi al Tar.
Un “né pro, né contro“, Ponzio Pilato, che rimette nelle mani di terzi l’assunzione di responsabilità.
Cosa è accaduto negli ultimi giorni, che ha indotto D’Orsi a optare per una scelta che apparentemente lo esonera dall’assunzione di responsabilità in merito ad una scelta che segnerà irrimediabilmente le sorti del nostro territorio?
A raccontarcelo lunedì mattina (05/07/10), è stato lo stesso presidente D’Orsi, il quale ha affermato di aver “dovuto revocare il mandato all’avvocato Aiello, poiché la Provincia non avrebbe potuto costituirsi contro la realizzazione del rigassificatore, in quanto, avendo precedentemente dato mandato all’assessore al ramo a rappresentare l‘Ente, questi aveva espresso parere favorevole all’impianto”.
Non poca meraviglia suscitava nei presenti il fatto che D’Orsi ammetteva che la scelta di fare rappresentare l’Ente dall’avvocato Aiello, fosse stata suggerita dal consigliere provinciale Orazio Guarraci.
Va infatti precisato che il consigliere Guarraci – ex sindaco di Porto Empedocle – è da sempre uno dei più agguerriti fautori della realizzazione dell’opera.
Senza nulla togliere alla serietà professionalità e all’onesta intellettuale dell’avvocato Aiello, è doveroso far presente come lo stesso Aiello abbia in più circostanze espresso un’opinione positiva in merito all’impianto di rigassificazione.
Noi non dubitiamo del fatto che ottenuto un incarico, un professionista serio, metta da parte le proprie opinioni e difenda il proprio assistito, ma non v’è dubbio, che potendo scegliere, un qualsiasi cliente nomini un avvocato che, per quanto possibile, condivida la stessa opinione in merito ad un determinato fatto.
E poi, chi si rivolgerebbe a chi è in favore della controparte (Guarraci) per chiedere consiglio in merito a quale avvocato nominare per la propria difesa dinanzi un tribunale?
Non meno stupore ingenerava nei presenti il fatto che candidamente il presidente D’Orsi ammetteva di aver parlato con l’avvocato Rubino (legale che nella vicenda rappresenta il Comune di Porto Empedocle) e che lo stesso aveva consigliato di non costituirsi dinanzi al Tar.
Ancora una volta, ci si rivolge a chi potrebbe rappresentare la controparte, per chiedere consigli?
Purtroppo, prescindendo da giustificazioni di carattere legale o di altro genere, la verità ci veniva detta senza mezzi termini da altri: la Regione ha deciso così e, inoltre, per la Provincia potrebbero esserci dei benefici in termini di royalty e ricadute varie.
Chi comanda dispone ed i sottoposti eseguono, il tutto con buona pace dei bei propositi ed in barba a quanto democraticamente deliberato da un Consiglio Provinciale.
Legittimo? Noi crediamo che tali fatti meritino una più attenta analisi ed una risposta va certamente data ai cittadini.
Un dubbio: Presidente D’Orsi, ma nel malaugurato caso che lei personalmente dovesse avere una controversia legale, andrebbe a chiedere consiglio all’avvocato della controparte, o questa è un opzione valida solo nel caso in cui si rappresenti un Ente pubblico?
Gian J. Morici
E’ inutile vivere in questa terra in cui tutti dicono il contrario di tutto, e l’indomani ridicono il contrario ancora! Non abbiamo altre speranze che emigrare!!!! Siamo nelle mani di una classe politica ignorante, arrogante e per di piu’ in mano a persone che comandano da altre città, lontanissimi da discariche di pet-coke, rigassificatori, e fabbriche che non usano elettrofiltri per abbattere gli inquinanti! Mai e poi mai farò crescere i miei figli in questa città, che comunque amo!
se il consiglio provinciale vota contro la costruzione del rigassificatore, può il presidente d’Orsi tenere il TAR Lazio all’oscuro di questa decisione ? Credo proprio di no ! Parti e controparti che “interlocuiscono” sono la penosa espressione di chi ci rappresenta e amministra a proprio uso e consumo.. A mio parere ci sono i presupposti per una richiesta di chiarimenti al Pres. d’Orsi da parte della Magistratura.
Oggi anche il giornale La Sicilia, in un articolo a firma di Francesco Di Mare, riportava la notizia secondo la quale la Provincia, che si sarebbe dovuta costituire contro il rigassificatore assieme al Comune di Agrigento, alle associazioni ed alla Camera di Commercio, aveva revocato appena 48h prima dell’udienza la nomina al legale di fiducia.
Sulla scorta di quanto riportato dagli organi stampa e viste le palesi anomalie, non si potrà fare a meno di chiedere agli organi preposti di voler appurare la legittimità degli atti.
La vicenda, non è affatto conclusa.
Che schifo!! Sono veramente indignato di questi politici che predicano bene e razzolano male. Ma il Presidente D’Orsi non dovrebbe stare ancora in Tenda visto che l’aeroporto non si è ancora realizzato (oppure magari qualcuno della controparte a cui si sarà rivolto) gli avrà dato delle rassicurazioni che prima o poi l’aeroporto si farà (nel mese di MAI).
Caro indignato, forse il PRESIDENDE non è nel tendone perchè lo spazio magari sarà stato chiesto da qualche altro….. circo equestre…… perchè di circo si tratta !!!!!!!
Perchè tutti i paesi civili del mondo riescono ad unire l’industria con il turismo e in italia no ?
evidentemente perchè non è un paese civile e si sceglie una industria che “paghi qualcuno……perchè nessuno la vuole” e che chiaramente va contro il turismo….!!!!! Anche bossi ha detto si al nucleare e ai rigassificatori purchè lontani dalla Padania.
Pare che il rinvio ad Ottobre sia stato determinato per motivi tecnici e che l’udienza non sia nemmeno cominciata. Se così credo ci sarebbero ancora le prerogative per la costituzione della Provincia, che è UN ATTO DOVUTO CHE DOBBIAMO IMPORRE, (essendoci una delibera del Cons. Prov. contro il rigassificatore) e non una scelta del Pres. D’Orsi. La “cosa” è probabilmente attenzionabile da parte degli organi inquirenti. Ritengo necessaria una ferma presa di posizione del Comune e delle associazioni che ci battiamo per la chiarezza e il rispetto delle regole.
Il rinvio, è stato dovuto allo sciopero dei magistrati. La Provincia, potrebbe ancora costituirsi, ma non mi faccio illusioni nè su D’Orsi, nè su qualche consigliere che a seguito di quanto accaduto non ha neppure scritto due righe. Condivido invece la presa dura di posizione da parte di chi ha creduto e crede ancora nel proprio operato. Un particolare che sfugge a molti, è il fatto che a seguito del rinvio, il Comune di Porto Empedocle difficilmente potrà incassare le “compensazioni” entro quest’anno. Se così fosse, e se rispondesse a verità il fatto che nel bilancio sono state INSPIEGABILMENTE inserite queste entrate, anche “altri” potrebbero avere da ridire.
Caro Gianni, costituirsi per la Provincia non è a discrezione di D’Orsi. é un atto dovuto. Facciamo un tavolo tra Comune di Agrigento, Camera di Commercio, L’associazione di Lattuca, le associazioni che abbiamo promosso il referendum, Gaziano e Signora e quanti altri possibile e facciamo un bel pò di casino. Andiamo a manifestare davanti la Prefettura. Chiediamo ai Consiglieri Provinciali un Consiglio aperto sul comportamento di d’Orsi. Il Presidente non può fottersene della delibera del Consiglio Provinciale altrimenti questi dovrebbero diffidarlo oppure se hanno dei padroni a cui “obbedire” abbiamo il pudore di andarsene a casa. !!!!!!!!!
Sono aperto a qualsiasi soluzione, ma non intendo rinunciare a quelle legali, che, a mio giudizio, sono le uniche in grado di evitare il compimento dello scempio. Del resto, se la costituzione in giudizio da parte della Provincia, dovesse risultare un atto dovuto, mi pare fin troppo ovvio che ci troveremmo dinanzi un’omissione. Poichp comunque non spetta a noi giudicare, è bene che vengano investiti gli organi preposti ai quali, ricorrendone le ragioni, spetta il dover agire.
…e D’Orsi eventualmente risponderebbe del reato di omissione. Ma a noi interessa anche che il TAR accolga il nostro ricorso e quindi ci vogliono elementi come la delibera del Consiglio Provinciale. Dobbiamo imporre la costituzione della Provincia.
Se la costituzione in giudizio fosse un atto dovuto, credo proprio di sì. Ma questo è un problema che dovranno valutare gli inquirenti. L’aspetto morale, lo possono invece valutare tutti…
egr. sig. Morici sono giuseppe aiello, purtroppo non ho il piacere di conoscerla se non in qualche fugace incontro in qualche convegno.
però mi permetto di contestare alcune delle cose che lei ha scritto nel suo comunicato.
Intanto le premetto che una cosa è la mia opinione di cittadino empedoclino circa la realizzazione del rigassificatore altro è invece il mio ruolo di avvocato chiamato a difendere i propri clienti.
E’ vero non ne ho fatto mai mistero di essere favorevole al rigassificatore, anzi per l’esattezza ho sempre affermato di non essere innamorato del progetto ma dell’idea che meglio il rigassificatore che nulla. Certamente se mi propongono un progetto realistico e realizzabile di minore impatto ambientale come potrebbe essere, ad esempio un parco giochi, certamente sceglierei la seconda ipotesi. ma tra il realizzare nìiente ed il rigassificatore preferisco la seconda ipotesi.
ed inoltre ho sempre affermato rigassificatore si ma nel pieno rispetto delle regole di sicurezza e quindi delle procedure.
Al di là della mia posizione personale irrilevante io sono stato chiamato a difendere la provincia regionale di agrigento e la invito a contattarmi per illustrarle la mia memoria. e solo allora potrà dire se io ho intercalato in essa la mia posizione personale nella posizione della provincia di agrigentop che avrei dovuto rappresentare all’udienza del 7/7/2010 al TAR Lazio con la speranza che poi con altrettanto solerzia mi darà merito pubblicamente.
Sà signor Morici, io qualche volta ho difeso imputati di omicidio ma ciò non significa che io sia favorevole all’omicidio, ho solo esercoitato un diritto che la costituzione riconosce e garantisce a tutti. così la mia posizione di legale della provincia prescinde dalle mie convinzioni personali.
Spero di poetrla incontrare presto e mostrale il mio lavoro che era già pronto per il deposito in cancelleria e per il quale dovrò essere remunerato. Grazie a presto
Egr. Avv. Aiello,
comprendo il suo disappunto, anche se tengo a precisare come nessuna critica sia stata rivolta al suo operato, tant’è che nello scritto si precisa che “non dubitiamo del fatto che ottenuto un incarico, un professionista serio, metta da parte le proprie opinioni e difenda il proprio assistito”.
L’ “anomalia” sta tutta nel comportamento del presidente D’Orsi, il quale chiede prima consigli al Guarraci su chi nominare e successivamente, – così lui afferma – chiede un ulteriore consiglio all’avvocato Rubino, che rappresenta la controparte.
A quanto citato nell’articolo, aggiungo che D’Orsi, dinanzi le perplessità esternate in merito alla revoca del suo mandato, mi ha fatto presente che il giorno successivo al nostro incontro, avrebbe dovuto incontrarsi con altri per stabilire cosa fare.
Vuol sapere con chi si sarebbe dovuto incontrare il presidente?
Come da lui affermato, in presenza di testimoni, per stabilire cosa fare, avrebbe incontrato l’ing. Luzzio e il consigliere Guarraci.
Comprenderà bene che i comportamenti del presidente non possono che essere quantomeno censurati.
Riguardo al suo operato, sono certo del fatto che, come lei scrive, non si è lasciato trasportare da opinioni personali e sarò ben felice di potergliene dare atto e merito pubblicando quanto lei vorrà mostrarmi o suoi eventuali scritti.
Sono invece dispiaciuto per quanto accaduto e, mi creda, ne avrei fatto volentieri a meno di dovermene interessare.
Avrei anch’io preferito che tutto si svolgesse con la massima trasparenza, lasciando al Tribunale Amministrativo il compito di valutare la legittimità delle autorizzazioni, senza dover tornare in modo diverso sull’argomento.
In attesa di poterla incontrare, le porgo i miei più cordiali saluti.
Gian J. Morici – Cell 320 4427543 – email gianjosephmorici@virgilio.it
Intanto pare che l’ENEL abbia già versato al Comune di Porto Empedocle (che si dice affoghi nei debiti per avere speso soldi che non aveva, con artifici di bilancio) Unmilione e duecentomila euro. Considerato che pende al TAR Lazio un ricorso la cosa appare inquietante…..oppure…..??????????
Questi politici che non mantemgono la parola sono in grado di riscuotere consenso dalla gente ?
Sig. Morici, sono costretto, mio malgrado, ad intervenire su un argomento di cui avrei fatto volentieri a meno. Siccome sono abituato ad assumermi le mie responsabilità, sia politiche che personali, ritengo doveroso precisare alcuni fatti, e ripristinare alcune verità sull’argomento, oltre ad esporre il mio punto di vista. Quando è arrivato l’atto di citazione presso la Provincia mi sono incontrato con il Presidente, come quasi quotidianamente accade essendo un Consigliere Provinciale, e abbiamo parlato in merito, della necessità di individuare un legale capace, con una conoscenza storica dell’iter autorizzativo, oltre ad una padronanza nel procedimento amministrativo e delle procedure dell’autorizzazione unica (art. 12 Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387). Con questi propositi, ho suggerito l’Avv. Aiello, del quale, conoscendo l’integrità morale e l’onestà intellettuale e professionale, avrebbe fatto i soli ed esclusivi interessi della Provincia Regionale di Agrigento. Successivamente è stato conferito l’incarico. Purtroppo mio malgrado e con tanto dispiacere, due giorni prima dell’udienza e solo dopo la registrazione della determinazione di revoca, ho appreso della notizia della revoca.
Sinceramente non sò spiegare le motivazioni che hanno indotto il Presidente a revocare l’incarico, ma posso esprimere la mia posizione. E’ palesemente notorio la mia posizione favorevole alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione, come sono stato favorevole all’impianto di biomassa, come sono favorevole alla verticalizzazione dei sali potassici. Ma tutto ciò si deve realizzare nel rigido rispetto delle regole e delle leggi, quindi, ottenere tutte le autorizzazioni a garanzia della salute pubblica e della sicurezza. Per questi motivi ero e sono favorevole alla costituzione, della Provincia, dinanzi al TAR Lazio, cosa ancora possibile per l’udienza di Ottobre. Io non temo il libero ed autorevole giudizio del TAR Lazio, sull’iter amministrativo, perchè se le procedure sono state rispettate pedissequamente, ciò ritornerà a beneficio della tranquillità dei cittadini e dei lavoratori.
In merito alla sua affermazione, che Lei sostiene di avergliela riferita lo stesso Presidente, che “dinanzi le perplessità esternate in merito alla revoca del suo mandato, Le ha fatto presente che il giorno successivo al vostro incontro, avrebbe dovuto incontrarsi con altri per stabilire cosa fare.
Lei sostiene che il Presidente avrebbe affermato di “incontrare l’ing. Luzzio e il consigliere Guarraci”. Effettivamente ho incontrato il Presidente D’Orsi, come normalmente accade, ed in merito alla costituzione dinanzi al TAR Lazio, ho suggerito di costituirsi ed essere conseguenziale all’atto di nomina. Dichiaro ed escludo categoricamente di essermi incontrato con l’ing. Luzzio e tantomeno di averlo incontrato insieme a D’Orsi. Premetto che l’ing. Luzzio, che mi pregio di conoscere, è da me considerato una persona integgerrima, moralmente impeccabile e qualificato professionista. Ciò detto, è da almeno due anni che non incontro l’ing. Luzzio, non ho conoscenza se il Presidente D’Orsi lo abbia incontrato e non sono a conoscenza della sua presenza in Provincia. Pertanto, La prego, di verificare quanto da me affermato e ripristinare la comunicazione sul sito, da Lei realizzata per evitare equivoci o fraintentimenti.
Il mio ruolo di Consigliere Provinciale eletto dal popolo, mi obbliga, moralmente, ad assumermi le proprie responsabilità, pertanto resto, per qualsiasi chiarimento, confronto, dibattito o altro, a sua completa disposizione e di quanti altri volessero interloquire sull’argomento o su qualsiasi altro argomento.
Cordialmente, Orazio Guarraci
un’altra vergogna provinciale !!
non si può turlupinare gli elettori cosi tradendo le loro aspettative!