Grandangolo – il giornale di Agrigento diretto da Franco Castaldo – pubblica nel numero 23 in edicola oggi, ancora una volta in esclusiva, le ultime novità sul delitto del giovane empedoclino Giuseppe Adorno. Infatti, il pubblico ministero della Dda di Palermo Rita Fulantelli ha chiuso le indagini relative all’omicidio. Per questo delitto il 26 settembre del 2009 erano stati arrestati i fratelli Gerlando e Giuseppe Di Stefano, il figlio di quest’ultimo Giovanni e Giuseppe Filippazzo, cognato dei Di Stefano. L’indagine è scaturita dalle dichiarazioni di Giuseppe De Rubeis, il quale determinò il suo arresto e quello dei quattro indagati, poi scarcerati dal Tribunale della libertà. Le indagini, però, non hanno riscontrato le dichiarazioni del De Rubeis ed hanno determinato la richiesta di archiviazione per i delitti di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere, mentre rimane ancora in vita l’accusa di tentata estorsione a carico di Gerlando Di Stefano e Gerlando Filippazzo. La vicenda tuttavia riserva sorprendenti novità. A cominciare dalla scarcerazione di Giuseppe De Rubeis i cui motivi non sono effettivamente ben chiari. Grandangolo a pagina 3 stampa la richiesta del pm Fulantelli che non spiega nulla. E c’è qualcosa che sfugge. E poi, proprio De Rubeis prima di essere scarcerato ha reso nuove e ulteriori dichiarazioni. Le pubblichiamo sempre a pagina 3. Ed ancora, Grandangolo pubblica integralmente il verbale di Natalya Terletska, moglie di Giuseppe Di Stefano, che accusa senza mezzi termini il consorte dell’omicidio di Giuseppe Adorno aggiungendo particolari agghiaccianti: quando è stato trovato il cadavere di Adorno, Di Stefano era felice e sputava contro la tv che mandava in onda le immagini del rinvenimento del corpo del giovane operaio.In prima pagina viene descritta la vicenda legata agli abusi edilizi, già sanzionati con una ammenda, della suocera del consigliere comunale antiabusivismo Giuseppe Arnone. Una vicenda ancora tutta da mettere a fuoco nonostante l’intervento sanzionatorio ad opera dei vigili urbani del comune di Agrigento.Ed ancora: lo scontro in Consiglio comunale, sfociato con la sospensione della seduta consiliare, tra lo stesso Giuseppe Arnone e il consigliere Carmelo Picarella. Una lunga ed efficace intervista al presidente del Cupa, Joseph Mifsud mette in chiaro gli obiettivi che l’università agrigentina intende raggiungere. E poi, lunghi servizi dedicati alla mafia, in particolare al clan Panepinto di Bivona direttamente collegati da un pizzino a Salvatore Lo Piccolo e l’operazione di ieri della Guardia di Finanza che ha scoperto una frode di oltre dieci milioni di euro.
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