Mentre gli uomini ucraini lanciano una campagna per boicottare gli acquisti di prodotti russi, alcune donne si lanciano nello sciopero del sesso invitando altre donne a “combattere il nemico con qualsiasi mezzo”. A darne notizia The Atlantic che riporta come la campagna “Non darla a un russo” sia nata su Facebook provocando uno scalpore tale da portare alcuni blogger russi ad insultare le donne che l’hanno organizzata. Tra le amministratrici della pagina Facebook, Katerina Venzhik, redattore presso il sito di notizie ucraino Delo.UA, che vive a Kiev.
Naturalmente – riporta The Atlantic -, le donne di “Non darla a un russo” non sono certo le prime ad avere questa idea. Proprio il mese scorso, un gruppo di donne a Tokyo ha minacciato di non dormire con un uomo che ha votato per un candidato governatore maschilista. Nel 2003, un gruppo di donne ha utilizzato lo sciopero del sesso per porre fine alla guerra civile liberiana. E solo pochi anni fa in Ucraina, il gruppo femminista Femen ha invitato le mogli e le fidanzate dei membri del gabinetto del primo ministro a boicottare il sesso in opposizione a quello che definivano “l’atteggiamento umiliante nei confronti delle donne ucraine” da parte del primo ministro.
Una strategia antica, riproposta anche dalla commedia greca Lisistrata per porre fine alla guerra del Peloponneso.