I Carabinieri della locale stazione hanno effettuato un’importante operazione contro la produzione e la vendita di sostanze stupefacenti, denunciando una vedova di 68 anni e i suoi due figli conviventi, rispettivamente di 28 e 38 anni. L’operazione si è svolta a Cafasse, dove è stata scoperta un’attività di coltivazione artigianale di marijuana all’interno di un sottotetto di un’abitazione disabitata confinante con la residenza della famiglia indagata. La piantagione, che si estendeva su un’area di circa 70 metri quadrati, era in funzione dal mese di maggio 2023 e conteneva ben 158 piante di marijuana, ciascuna con un’altezza compresa tra 90 e 130 centimetri. Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato 110 grammi di marijuana essiccata, 6 grammi suddivisi in tre dosi, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Inoltre, sono stati rinvenuti accessori vari come vasi, termometri, ventilatori, fertilizzanti, lampade, punti luce e una piastra riscaldante, tutti utilizzati per la coltivazione delle piante.
Particolarmente rilevanti sono stati anche i collegamenti illegali alle infrastrutture pubbliche: un impianto di irrigazione collegato alla rete idrica dell’abitazione di loro proprietà e un impianto elettrico illecitamente allacciato alla centrale Enel. Nel corso delle perquisizioni è stata scoperta anche una pistola Browning calibro 7,65 con matricola abrasa. L’abitazione e tutte le prove del reato sono state sottoposte a sequestro, mentre la vedova e i suoi due figli sono stati denunciati per produzione e vendita di sostanze stupefacenti, furto e detenzione di un’arma con matricola abrasa.
La pistola sequestrata verrà mandata ai militari del Ris di Parma per gli accertamenti dattiloscopici (impronte digitali) e balistici (capire se abbia mai sparato ed eventualmente in quale occasione) di rito.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari con relativa vigente presunzione di innocenza per il soggetto citato.