

L’Ucraina è pronta a lanciare una controffensiva per liberare i territori occupati dai russi.
Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy in un’intervista al Wall Street Journal pubblicata il 3 giugno.
“Non possiamo aspettare mesi”, ha detto Zelenskyy, non nascondendo però di trovarsi di fronte a una scelta difficile, poiché nonostante l’invio dei primi Patriot di fabbricazione americana nel mese di aprile – impegnati in Ucraina nelle ultime settimane intercettando missili e droni lanciati dalla Russia in attacchi su Kiev – potrebbero risultare insufficienti a difendere contemporaneamente le città e le truppe schierate nella controffensiva.
“Attualmente c’è solo un’arma in grado di fermare alcuni tipi di missili e razzi lanciati dalla Federazione Russa contro la nostra popolazione civile, le nostre scuole, le infrastrutture e i sistemi energetici- ha dichiarato Zelenskyy – . L’unico sistema al mondo è il Patriot”.
Non si sa esattamente quanti sistemi Patriot siano attualmente in Ucraina e dove siano di stanza, ma Zelensky ha lasciato intendere che con le forniture attuali, non è possibile proteggere sia i civili che i militari impegnati al fronte.
“Tutti sanno perfettamente che qualsiasi controffensiva senza superiorità aerea è molto pericolosa” – ha concluso il presidente ucraino.
Nonostante ciò, Zelensky ha affermato che la controffensiva potrebbe iniziare presto.
Questa settimana sia l’Ucraina che la Moldavia hanno fatto pressione sui leader europei per un maggiore sostegno contro l’aggressione russa, mentre il primo ministro olandese Mark Rutte ha chiesto a più alleati europei di unirsi ai suoi sforzi per costruire una coalizione per fornire jet F-16 e batterie di missili Patriot a Kiev.
Il Cremlino potrebbe contare proprio sul fatto che l’Ucraina non possa proteggere sia i civili che i militari impegnati nella controffensiva, per tentare ulteriori attacchi sul territorio ucraino e provare a respingere l’offensiva di Kiev nel tentativo di liberare i territori occupati dai russi.
Intanto, armi diverse dai sistemi Patriot sono state inviate dalla Germania e dovrebbero essere disponibili già nelle prossime settimane.
Si tratta dei carri armati Leopard I, un veicolo da combattimento della Guerra Fredda con un buon armamento principale, un’ottica eccellente ma una corazzatura più sottile rispetto ai carri armati più moderni, il cui primo lotto di 40 veicoli arriverà in Ucraina nelle prime settimane di giugno, giusto in tempo per il probabile lancio dell’assalto contro le forze armate russe.
Dalla Svezia dovrebbero invece arrivare tre potenti sistemi d’arma in quantità sufficiente per equipaggiare una brigata da combattimento completa, comprensiva di un centinaio di veicoli da combattimento, tra cui il CV-90 e l’obice semiautomatico Archer, che molto probabilmente renderanno la brigata ucraina la meglio armata su entrambi i lati nella guerra.