“Io sono quello che non sono…”
(Anonimo)
Pseudologia fantastica.
Questo è il nome che gli specialisti della materia vi attribuiscono.
Si tratta di una singolare patologia della mente umana che ha una delle più generali diffusioni, al limite della pandemicità.
I soggetti colpiti da questa sindrome generano, nella loro mente, pensieri che – ad ogni effetto – possono definirsi bugiardi.
Lo so, adesso penserete che la scienza medica abbia scoperto l’acqua calda poichè la bugia – lungi dall’essere malattia – è attitudine che deriva dalla fragile dimensione umana.
Siamo tutti isole che gridano bugie in un mare di incomprensione, avrebbe detto Rudyard Kipling.
Ma i “pensieri bugiardi” ai quali alludo sono ben altra cosa.
La mente di coloro che li genera è indotta ad una visione alterata, non tanto della realtà esterna, ma del proprio essere fisico e psicologico.
E, così – ad esempio – la donna bella ed in forma, sentendosi brutta e grassa, smette di nutrirsi fino al punto da precipitare nell’irreversibile anoressia con esiziali effetti.
Allo stesso modo in cui l’uomo, attratto sessualmente dal maschio, nega a se stesso il proprio desiderio fingendo una eterosessualità che non è immanente alla sua natura.
Di esempi di “pensieri bugiardi” se ne possono annoverare a bizzeffe.
Ma l’elemento comune a tutti è quello che determina l’individuo a vivere una dimensione diversa dal suo essere interiore e che lo vede, quindi, precipitare – gradualmente – in quella che uno psicanalista americano ha definito “splitted personality” ovvero personalità sdoppiata.
Sintetizzando i termini del fenomeno, potrebbe assumersi che il soggetto vittima dei suoi “pensieri bugiardi” è portato a vivere una vita che non è sua: una vita degli altri.
Il problema psicologico, nella quasi totalità dei casi, resta confinato nella sfera mentale individuale e si fa dramma silenzioso dell’anima.
Diventa dramma collettivo quando, dal luogo silente dell’anima, lo sdoppiamento della personalità si sposta in aree di rilievo collettivo.
E così, alcuni capi di stato – d’un tratto – si sentono Napoleone Bonaparte e sono pronti a scatenare una guerra mondiale in nome di una grandezza che non possiedono e mai potranno possedere…
Lorenzo Matassa