• Dall’inizio dell’invasione russa, il confine polacco-ucraino è stato attraversato da oltre un milione e mezzo di persone (1.520.000 persone, dati fino al 10/03/2022).
• Come ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi, stiamo attualmente affrontando la crisi dei rifugiati in più rapida crescita in Europa dalla Seconda guerra mondiale.
• In relazione ai casi di diffusione di false informazioni nello spazio pubblico, ribadiamo che la Polonia accetta qualsiasi persona in fuga dalla guerra in Ucraina, indipendentemente dalla sua origine e nazionalità. Nell’ambito dell’evacuazione dall’Ucraina, sono giunti in Polonia i cittadini di circa 180 paesi, inclusi molti paesi non europei, p.es. Uzbekistan (6.759 persone), India (5.961 persone), Vietnam (2.848 persone), Nigeria (2.713 persone), Afghanistan (1.740 persone), Algeria (1.673 persone), Marocco (1.666 persone), Siria (1.275 persone), Camerun (660 persone). Tutte le persone in fuga dall’Ucraina a causa dell’aggressione russa possono entrare in Polonia. Nonostante le condizioni estremamente difficili al confine, i servizi e i volontari polacchi cercano di soddisfare le aspettative dei rifugiati anche per quanto riguarda i rituali di preghiera quotidiani e la somministrazione di pasti rispettosi delle regole alimentari religiose.
Negli ultimi giorni la Polonia ha ricevuto molti ringraziamenti ufficiali in riconoscimento delle attività dei servizi polacchi, tra cui da rappresentanti di Angola, Egitto, Iran, Israele, Kenya, Marocco, Sud Africa, Sierra Leone, Siria, Tanzania e Zambia.
• La Polonia ha semplificato le procedure di attraversamento della frontiera per il trasporto di camion con aiuti umanitari per l’Ucraina. Le agevolazioni riguardano due valichi di frontiera: Korczów e Dorohusk. Lo sdoganamento semplificato viene effettuato sulla base di un modello da compilare e inviare.
• Il governo polacco ha adottato con procedura d’urgenza un disegno di legge sull’aiuto ai cittadini ucraini rifugiati in Polonia a causa dell’aggressione russa. Le nuove soluzioni prevedono, tra l’altro, l’apertura del mercato del lavoro polacco ai cittadini ucraini e l’entrata in vigore di norme che regolano il loro soggiorno legale in Polonia. I cittadini ucraini potranno, inoltre, richiedere un sussidio per il mantenimento una tantum. Il governo polacco assegnerà anche fondi aggiuntivi dal bilancio statale all’istruzione degli studenti ucraini. A ogni cittadino ucraino in fuga dalla guerra sarà garantito l’accesso al sistema sanitario pubblico, alle stesse condizioni dei cittadini polacchi.
• Il 10.03 il primo ministro Mateusz Morawiecki ha incontrato a Varsavia il vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Il premier polacco ha sottolineato l’importanza di rafforzare il fianco orientale della NATO e ha ringraziato per la decisione degli Stati Uniti di introdurre un embargo sul gas e sul petrolio russi. nella stessa giornata il capo del governo polacco ha incontrato a Varsavia il primo ministro canadese, Justin Trudeau. L’argomento principale dei colloqui è stata l’invasione russa dell’Ucraina.