Antonio Vaccarino – Vietati i funerali

Così come riportato dall’agenzia stampa Agi, il questore di Trapani, Salvatore La Rosa, “ha vietato la celebrazione del funerale di Antonio Vaccarino, l’ex sindaco di Castelvetrano morto mercoledì scorso”, dopo essere stato detenuto per oltre un anno nel carcere di Catanzaro per una vicenda che era ancora da chiarire.

Infatti, Vaccarino era ancora in attesa che si svolgesse il processo d’appello a seguito della condanna riportata in primo grado emessa dal Tribunale di Marsala per favoreggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa nostra.

Nel corso di questo anno, più volte i difensori dell’ex sindaco avevano chiesto un differimento della pena a causa delle condizioni cliniche del loro assistito – affetto da patologie coronariche – e per timore che a seguito dell’epidemia da coronavirus Vaccarino sarebbe stato particolarmente esposto al rischio morte, tanto più che gli stessi periti nominati dal Tribunale da tempo avevano evidenziato la necessità che l’uomo venisse sottoposto a un intervento per impiantargli un peacemaker (che non gli venne mai impiantato), senza il quale era in pericolo di vita.

Soltanto di recente, dopo che l’ex sindaco aveva già contratto il Covid ed era stato ricoverato presso l’ospedale dove è avvenuto il decesso, la corte d’Appello di Palermo ha accolto le istanze dei legali, disponendo il trasferimento di Vaccarino dal carcere ai domiciliari, per assenza di ulteriori “esigenze cautelari”.

Il provvedimento con il quale il questore Salvatore La Rosa ha vietato le esequie funebri dell’ex sindaco – impugnato dai legali di Vaccarino, avvocati Baldassare Lauria e Giovanna Angelo – è stato emesso al fine di evitare che i funerali possano “costituire il pretesto per manifestazione estranee al sentimento di pietà verso i defunti e invece pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica fornendo possibile spunto per iniziative di consenso più o meno esplicito da parte di terzi verso l’organizzazione mafiosa”.

L’ordinanza riporta come Antonio Vaccarino nel maggio del 1992 è stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione denominata Palma e condannato in primo grado per il delitto di partecipazione ad Associazione mafiosa e per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le accuse per fatti di mafia, mosse a Vaccarino dall’ex “pentito” Vincenzo Calcara, la cui credibilità era già stata messa in discussione da diverse sentenze emesse oltre 20 anni fa, non avevano retto al processo d’appello, che vide Vaccarino  condannato per il solo traffico di stupefacenti.

Una condanna per la quale è in corso a Caltanissetta il processo di revisione, dopo che già la Procura Generale di Catania si era pronunciata favorevolmente all’accoglimento della richiesta, ritenendo che il Calcara avesse operato un depistaggio.

La stessa Procura di Caltanissetta, nel corso del processo a Matteo Messina Denaro, accusato per le stragi del ’92, aveva definito l’ex “pentito” come un inquinatore di pozzi e collaboratore eterodiretto.

Al fine di poter ulteriormente motivare l’ordinanza con la quale si sono vietate le esequie funebri e “ogni forma pubblica di commemorazione e al contempo ogni altra cerimonia funzione o analoga manifestazione di cordoglio che si svolge al di fuori del luogo specificatamente destinato alla tumulazione”, il provvedimento emesso riporta che nell’aprile del 2006 lo stesso (Vaccarino – ndr) è stato sottoposto a procedimento penale per il delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso perché in occasione della cattura del capomafia Bernardo Provenzano sono emersi collegamenti tra lo stesso Vaccarino è l’attuale boss latitante Matteo Messina Denaro”, non riportando, però, come il succitato provvedimento venne archiviato poiché l’ex sindaco, durante quel periodo, collaborava con il Sisde proprio al fine di far catturare il boss latitante.

In merito al divieto emesso dalla Questura di Trapani, abbiamo contattato uno dei difensori di Vaccarino, l’avvocato Giovanna Angelo.

  • Avvocato Angelo, voi avevate già depositato una denuncia per omicidio a seguito della morte del vostro assistito. Cosa vuol dirci di questo provvedimento emesso con il quale sono stati vietati i funerali di Vaccarino, che è bene ricordare non ha mai riportato una condanna definitiva per fatti di mafia?
  • L’ordinanza emessa lascia senza parole. L’ultimo tentativo di mortificare una persona onesta che ha dato la vita per le istituzioni. Tutti noi abbiamo il dovere di continuare a credere nella Giustizia anche se in questo momento è difficile. Difficile credere in uno Stato che arresta e fa morire in carcere una persona innocente come il Prof Vaccarino. Abbiamo il dovere di continuare a lottare affinché il nostro assistito abbia finalmente Giustizia.

Una battaglia che si prospetta lunga, vista la denuncia presentata a seguito del decesso di Vaccarino, e che, nell’ipotesi in cui si arrivasse a una revisione della precedente condanna, o ad altri colpi di scena in merito alla credibilità dell’ex “pentito” Calcara, finirebbe con l’indurre a chiedersi se è normale quanto accaduto all’ex sindaco di Castelvetrano, tenuto per oltre un anno in custodia cautelare in carcere, rigettando ogni istanza che gli avrebbe permesso di curarsi presso il proprio domicilio o presso una qualsiasi struttura ospedaliera, senza che per i fatti recenti dei quali era stato accusato fosse neppure stata emessa una sentenza definiva.

Gian J. Morici

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