I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecco, coordinati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, col supporto tecnico dello Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e l’ausilio di altri limitrofi Reparti del Corpo, hanno dato esecuzione, alle prime luci dell’alba, a dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal GIP del Tribunale di Lecco nei confronti dei membri di un sodalizio criminale costituito da soggetti italiani ed albanesi che gestiva un lucroso traffico di sostanze stupefacenti nelle province di Lecco, Monza e Brianza, Milano e Sondrio.
L’operazione di servizio denominata “TULLAC” costituisce l’epilogo di circa un anno di indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecco, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica – Dott. Paolo Del Grosso, Pubblico Ministero titolare del fascicolo penale.
L’articolata attività di indagine, che vede indagati numerosi soggetti, ha permesso di ricostruire un ingente traffico di droga proveniente dall’Olanda e destinata alle piazze di spaccio lombarde, attraverso l’incrocio dei dati risultanti da complesse attività investigative consistite anche in un’intensa e continuativa attività di osservazione, controllo e pedinamento e nel fitto monitoraggio delle attività commerciali dei soggetti indagati.
Le indagini, nate da accertamenti bancari e patrimoniali e riferite ad un più ampio contesto criminale, hanno riguardato preliminarmente un cittadino di etnia albanese, M.J. cl. ‘84, già gravato da numerosi precedenti penali, soprattutto riguardanti il traffico di droga e detenzione di armi. I sospetti venivano innescati dal tenore di vita condotto dallo stesso e dalla moglie, titolare di un esercizio di un bar/tabaccheria/ricevitoria nel territorio di Malgrate (LC), vero e proprio centro di smistamento di ingenti partite di droga nonostante si trovasse nei pressi di un plesso scolastico e di un centro sportivo molto frequentato da giovani.
L’attività investigativa ha consentito di ricostruire la rete di clienti del pregiudicato albanese che riforniva unicamente altri spacciatori e non consumatori finali; l’intera operazione è stata resa oltremodo difficoltosa dal periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che sta colpendo tuttora il Paese e che, comunque, non aveva rallentato i traffici illeciti nonostante gli stringenti controlli di polizia.
Tra i clienti più assidui del trafficante albanese vi era anche P.M. cl. ‘85, pluripregiudicato di origini calabresi, già protagonista qualche anno fa di una sparatoria avvenuta in Annone Brianza (LC).
Nel corso delle indagini, tra il mese di febbraio e maggio 2020, sono stati eseguiti sequestri di stupefacenti per oltre 3 kg di cocaina e 1 kg di hashish, oltre a denaro contante derivante dell’attività di spaccio e tratti in arresto in flagranza di reato 4 soggetti. Tra questi anche una coppia di coniugi ultrasettantenni impiegati come corrieri per il trasporto della droga sequestrata, anche in violazione delle misure di contenimento entrate in vigore solo pochi giorni prima al fine di contenere l’emergenza epidemiologica da Covid19.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda giudiziaria in questione.
L’esecuzione del servizio ha richiesto l’impiego di oltre 100 finanzieri e l’ausilio di più unità cinofile antidroga, mentre la cornice di sicurezza aerea è stata garantita dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Como che ha sorvolato il teatro delle operazioni durante l’intervento.
Le azioni di contrasto assicurate nel corso delle indagini e culminate nell’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare testimoniano l’attenzione e l’impegno delle Istituzioni e della Guardia di Finanza nella tutela della legalità, nel contrasto ai traffici illeciti a tutela della sanità pubblica e dei giovani in particolare.