L’ex funzionario del Sisde aveva ottenuto 670mila euro di risarcimento per ingiusta detenzione a seguito del verdetto della Corte europea dei diritti dell’uomo che aveva condannato l’Italia a risarcirlo in quanto all’epoca i fatti contestati a Contrada non erano neppure reato.
La Corte di Cassazione, Sez. IV penale, ha annullato con rinvio l’ordinanza della Corte d’Appello di Palermo che aveva riconosciuto a Bruno Contrada la riparazione per ingiusta detenzione.
Contrada, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa a 10 anni di carcere, trascorse oltre quattro anni in cella e altri due e mezzo ai domiciliari per un reato non previsto neppure dalla normativa vigente all’epoca dei fatti.
La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo, aveva dichiarato illegittimo il verdetto italiano.
“Aspettiamo di leggere le motivazioni per un esame più approfondito – dichiara l’Avv. Stefano Giordano, difensore dell’ex agente del Sisde – ma è evidente fin d’ora che la Corte di legittimità non ha dato esecuzione alla sentenza di Strasburgo, secondo cui il Dott. Contrada non andava né processato, né condannato.
Desidero precisare che la Suprema Corte non è entrata nel merito (né può farlo) del diritto di Contrada alla riparazione per ingiusta detenzione; ma ha probabilmente ravvisato un vizio motivazionale dell’ordinanza della Corte d’Appello e pertanto ha disposto un nuovo giudizio.
Continueremo pertanto la nostra battaglia con tutte le azioni necessarie per l’ottenimento di questo giusto riconoscimento, nella speranza che le Corti adite facciano in fretta, viste l’età e le condizioni di salute del Prefetto Contrada.
Ora la palla passa nuovamente alla Corte d’Appello palermitana. Ma – comunque andrà a finire la vicenda – è probabile che il Dott. Contrada non vedrà mai un centesimo di quanto gli spetta, considerate la sua età e le sue condizioni di salute e la lunghezza dei tempi processuali.
Comunicheremo al comitato dei ministri del Consiglio di Europa, l’esito odierno che va in contrasto con la decisione di Strasburgo”.
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